Bari, Mignani: «Piacevole essere primi. Girone di ritorno molto più difficile»

Il tecnico del Bari Michele Mignani, tecnico del Bari, è intervenuto in conferenza stampa in vista dell’ultima gara dell’anno.

Ecco le sue parole:

«All’inizio abbiamo avuto tante difficoltà, i problemi del ritiro e il mercato che è stato completato all’ultimo. Le cose stanno andando nella maniera giusta, e adesso comincia il girone di ritorno che – per storia – è molto più difficile di quello di andata. Bisogna fare punti. Col Potenza all’andata eravamo contati, stavamo cominciando un percorso. Adesso siamo un’altra squadra. Noi primi? E’ una situazione piacevole. L’avversario? Mi aspetto che abbiano una reazione. Ma non mi piace guardare in casa degli altri: verrà qui una squadra arrabbiata, tosta, che ha i propri obiettivi. Al di là del Potenza il nostro pensiero è a fare una grande prestazione. Rimango dell’idea che non potrei accettare una situazione di sottovalutazione. Marras ha avuto un problema durante un allenamento. Una ricaduta al problema che aveva avuto precedentemente. Il nostro staff lo sta curando, lui sta ogni giorno meglio. Non è più grave del previsto, ma ci sono dei tempi che devono passare. Ho sempre risposto nello stesso modo: non ho mai pensieri che vanno molto in là. Non penso a quello che sarebbe potuto essere. In ritiro a Storo abbiamo lavorato in nove, ma io pensavo sempre a cosa far fare alla squadra ogni giorno. Non penso lontano. Non ho immaginazioni in questo senso. Quello di oggi è frutto del lavoro, e dell’applicazione dei ragazzi. Non voglio pensare nemmeno al prossimo mese col discorso mercato. Abbiamo troppo bisogno di fare una grande partita domani. Poi staccheremo la spina per qualche giorno e poi, con direttore e società, ragioneremo per il futuro. Uomini in entrata con un occhio alla B? Io faccio l’allenatore, questo è compito di altri, non mio. Darò indicazioni? Sì, a tavola su come sistemare panettoni e spumante (ride, ndr). Non esiste mai preclusione. Sono tutti titolari, bisogna fare delle valutazioni. Bisogna capire se qualcuno è affaticato, cercare di capire che partita può essere e capire i calciatori più adatti. Non penserò alle diffide, mi auguro di non prendere ammonizioni tutte assieme, ma non guardo queste cose. Non ho ricordanze di una squadra con nove diffidati nello stesso momento. Terranova rimarrà in diffida nonostante l’espulsione, dispiace, ma funziona così».