Accade in Sicilia. Classe va in quarantena, ma l’avviso arriva 13 giorni dopo «Sconcertati. Bambini potenziali mine vaganti»

Incredibile la storia vissuta da una classe di prima media dell’istituto di Santa Croce di Ragusa. A riportarla l’agenzia AGI.

Caterina Gambino, mamma di una ragazza coinvolta, ha ricevuto un messaggio dall’Asp che le comunicava che la figlia era in quarantena dal 10 marzo, dopo un contatto con un compagno di classe positivo.

«Siamo rimasti sconcertati tutti – spiega  – i nostri figli non vanno a scuola dall’11 marzo perché le scuole, proprio per limitare la diffusione dei contagi, sono rimaste chiuse. Abbiamo saputo che un compagno di classe era risultato positivo, ma nessuno ha pensato che il contagio fosse avvenuto a scuola, pensavamo che avesse avuto qualche contatto successivo e nessuno si é allarmato. Teniamo presente che dalla chiusura delle scuole i nostri bambini sono in didattica a distanza, che hanno visto i nonni, perché magari i genitori dovevano lavorare e proprio con la vigilanza dei nonni i bambini hanno studiato. Sono state 25 mine vaganti, magari asintomatici. A quanto pare nessun altro bambino ha manifestato sintomi, ma non si può comunicare una quarantena con 13 giorni di ritardo. Non so cosa possa essere successo ma ritengo sia un fatto grave per le conseguenze che avrebbe potuto avere».