Malagò: «Caso Palermo? E’ chiaro che non si può che essere dispiaciuti se c’è una piazza, sia che si chiami Parma, Arezzo, Piacenza o…»
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha riportato le parole di Malagò il quale si esprime in merito al caso Palermo. Ecco le sue dichiarazioni: «Se mi pronunciassi sarei incosciente e irresponsabile. A livello di considerazioni personali è chiaro che non si può che essere dispiaciuti se c’è una piazza, sia che si chiami Parma, Arezzo, Piacenza o Palermo, che dalla mattina alla sera si ritrova privata dei risultati del suo percorso sportivo. Soprattutto se è una piazza che rappresenta qualcosa di importante a livello storico per lo sport italiano e per il calcio in particolare. Detto ciò dico anche che bisogna rispettare le istituzioni della giustizia sportiva: ci sono due gradi di giudizio di competenza della Federcalcio e un terzo grado che è il collegio di garanzia dello sport con giudici terzi che faranno le loro valutazioni. Quando l’anno scorso ci furono diversi problemi relativi a ricorsi, sentenze e iscrizioni c’era la Federcalcio commissariata dal Coni: si sarebbero potuto fare valutazioni e di rimbalzo indiretto assunzioni di responsabilità da parte di chi aveva commissariato, oggi ci sono organismi completamente autonomi. È però indispensabile che ci siano tempi rapidi per eventuali altri gradi di giudizio perché altre opzioni aggiungono problemi a problemi».
