Repubblica: “Se Gnahoré diventa Charlie Brown. Tedino lo difende: «Ha fatto gara straordinaria»”
“Per qualcuno è la sindrome da Charlie Brown. C’è chi chiama così il comportamento di chi sta per diventare l’eroe del giorno e poi commette un’ingenuità talmente grossa da macchiare anche i giudizi fino a quel momento più positivi. E la partita di Eddy Gnahorè ricalca perfettamente questo modo di dire. Il francese, infatti, stava vivendo la sua prima giornata da titolare, a parte le scelte forzate di Brescia in cui era stato schierato dall’inizio per le assenze degli altri compagni di reparto; Tedino per fargli spazio aveva cambiato qualcosa nello scacchiere tattico del suo Palermo rinunciando a una punta per sfruttare la sua fisicità e i suoi inserimenti. Lui lo ha ripagato per novantatré minuti da eroe del giorno con giocate strappa applausi dei tifosi presenti al “Barbera” (per la verità ancora troppo pochi, fra duemila abbonati e quattromila paganti) e il gol che alla mezzora del secondo tempo sembrava avere definitivamente fissato il risultato sul 3-2 per i rosanero. E invece a due minuti dalla definitiva consacrazione ha commesso l’ingenuità più grande: una trattenuta in area che ha indotto l’arbitro Aleandro Di Paolo a fischiare il calcio di rigore e ammonire Gnahorè per il fallo. Una partita, quella di Gnahorè, che ricalca la carriera del francese fino a questo momento. Un giocatore che ogni volta trova un ostacolo proprio quando sta per ottenere la consacrazione definitiva. Per gli addetti ai lavori è l’eterna promessa. Lui che in nazionale era compagno nell’under 21 francese di Pogba e che alcuni paragonano per movenze all’ex centrocampista della Juventus, ha sempre mancato il salto di qualità per un motivo o per un altro. E quando non è dipeso da lui ci si è messa anche la sfortuna di mezzo come nel caso dell’incidente d’auto che lo ha fermato per quasi un anno. Per l’allenatore del Palermo Tedino i suoi margini di miglioramento sono così grandi che a suo dire i rosanero potrebbero ritrovarsi in casa un giocatore molto forte. Ieri, però, come gli è capitato spesso, gli è mancato un soldo per fare una lira. «Quando con fatica e dedizione trovi un gol — dice Tedino in difesa di Gnahorè — una squadra che vuole essere protagonista deve difenderlo a tutti i costi. Eddy ha fatto una partita straordinaria, è normale che questa ingenuità ci è costata due punti che in una partita come questa sono davvero tanti. Sono due punti lasciati al vento e lui è il primo a saperlo. Ma non mi sembra corretto addossargli tutte le colpe, almeno io non sono fatto così. Dico sempre che c’è un solo responsabile di solito e sono io. Gnahorè ha fatto una partita da otto in pagella, poi ha commesso questa ingenuità così evidente. Ma noi non dovevamo permettere che arrivasse un cross così semplice, potevamo gestire meglio la palla, potevamo fare tante cose che fanno di un gruppo di giocatori una squadra». Come Charlie Brown Gnahorè avrà ancora un’altra opportunità e poi un’altra ancora. Toccherà a lui saperla sfruttare al meglio. Quella di trovargli spazio in squadra, infatti, non è un’idea che Tedino sembra volere abbandonare così presto. «Fermo restando che se stanno bene — precisa l’allenatore — difficilmente rinuncio ai tre attaccanti Nestorovski, Trajkovski e Coronado, se volessi avere tre giocatori anche a centrocampo l’unica sarebbe schierare la difesa a quattro. Non escludo che possa essere un’opzione per il futuro»”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.
