Iachini in sala stampa: «Palermo, andiamo a Milano senza paura. Saremo all’altezza dell’Inter. Voglio difendere la serie A, da qui alla fine tutte gare decisive»

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter in programma domani sera a “San Siro” il tecnico rosanero Beppe Iachini si dice carico per l’importante sfida ma non solo, il tecnico ascolano vuole portare la squadra rosa alla salvezza attraverso dieci gare fondamentali, tutte importanti allo stesso modo. Di seguito tutte le parole dette in sala stampa da Iachini, raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio.com:

PARTENZA ANTICIPATA «Volevo dare un segnale alla squadra, perché a volte capita che in alcune partite c’è l’usanza di andare in ritiro qualche giorno prima, magari perché una gara è più importante di un’altra. Ma noi lo abbiamo fatto sia adesso che contro il Bologna, da qui alla fine del campionato faremo ad ogni gara la stessa importanza. Per noi affrontare l’Inter o affrontare il Frosinone non deve cambiare nulla, conta sempre avere delle risposte per noi che veniamo da una settimana complicata. E allo stesso tempo dobbiamo trovare delle certezze sotto l’aspetto tattico»

INTER-PALERMO: «La squadra sta crescendo sia individualmente che collettivamente e nel giro di qualche settimana posso garantire che crescerà ancora. Vazquez e Sorrentino saranno recuperati. Ai ragazzi chiedo alla squadra di andare in campo con coraggio e mentalità giusta. Perché se vai a Milano solo per difenderti è chiaro che perdi. Dobbiamo andare a giocarcela a viso aperto con personalità. Andremo a giocare su un campo difficile e vogliamo fare un buon risultato. Quest’anno è venuto un po’ meno andare a prenderci punti contro le grandi squadre, ma dobbiamo fare di necessità e virtù, dovremo lavorare sulle nostre certezze, portando sul campo le nostre idee per cercare di fare un gol in più dell’avversario. Dobbiamo andare a Milano con voglia prepositiva per andare a fare anche la fase offensiva. La determinazione è importante, l’ho vita anche con Bologna. Ma l’importante è giocare a calcio, quindi mettere in difficoltà gli avversari, riuscire a sviluppare le manovre. Sono questi i dettagli a cui dobbiamo fare attenzione. E’ normale che dovremmo cercare con personalità di mettere in campo il lavoro che prepariamo».

BOLOGNA: «Dopo il Bologna ho visto la squadra più fiduciosa. Quando ritorni dopo tre mesi ti aspetti di ritrovare i ragazzi come li hai lasciati. Roma e Bologna mi sono serviti per verificare le condizioni della squadra che ho ritrovato. Qualcuno può essere ansioso, qualcuno con qualche acciacco, quindi ognuno va valutato di volta in volta. Ho cercato di pulirli, liberargli la testa cercando di prepararli partita dopo partita. Ho visto meno ansia nel gruppo, e questo accade quando inizi a fare punti e il campo ti da risposte. Per questo spingo molto sul piano psicologico, sullo spirito giusto e la testa libera».

CRISTANTE: «E’ un ragazzo su cui stiamo lavorando e sta migliorando da interno di centrocampo. In questo modo stanno crescendo le sue conoscenze sia a livello fisico che a livello tattico. Ci stiamo lavorando e di volta in volta valuteremo la sua crescita. Posso dire che sta crescendo bene. Le risposte verranno di volta in volta»

INTERJUVENTUS: «Inter affaticata dopo la Tim Cup? Non mi spaventa perché conosciamo la forza dell’Inter, è un’ottima squadra, molto strutturata e molto forte. Quando hai una squadra strutturata così fisicamente, ogni giocatore riesce a recuperare presto dalla fatica dell’infrasettimanale. Mancini conosce la sua squadra e ha le frecce da scagliare per fare una grande gara. Inoltre non è facile fare tre gol alla Juventus per quello che quest’anno stanno facendo i bianconeri. Noi dobbiamo andare a “San Siro” e fare la partita perfetta ed essere all’altezza degli avversari. Ma guai se andremo li solo per aspettare l’avversario. A prescindere dal risultato, voglio vedere gli input e i segnali che do loro durante la settimana»

ICARDI-EDER: «Exploit Eder-Icardi? Un pò mi preoccupa, perché mi sento un po’ più vecchio come allenatore, quando vedi giocatori che hai fatto esordire a questi livelli, capisci che hai fatto le scelte giuste. Sono contento per loro, hanno grande qualità, ma spero le facciano vedere dalla prossima partita in poi»

GARA D’ANDATA: «All’andata abbiamo affrontato una squadra al primo posto, reduce da una serie di vittorie importanti e più consapevolezza. Poi magari c’è stata una fase in cui non ha raccolto quanto seminato e quindi la fiducia è andata scemando. Dal canto nostro dovremmo ripetere la gara fatta all’andata, sul piano della concretezza. E’ questo che ci manca ultimamente, anche contro il Bologna non siamo andati oltre la trequarti. Dovremo riprendere certi concetti che diventano fondamentali nella gara. Lavorare sull’ultimo passaggio»

AFFEZIONATO: «Sorrentino dice che sono più carico? La carica me la da il fatto che sono affezionato alla squadra, città e tifosi mi da una carica in più per fare bene. Anche il fatto che sono stato qui anche da giocatore, quindi c’è affetto per questi colori. Oppure il calendario difficile per noi che va superato. In me prevale lo spirito per dare tutto e far si che il lavoro fatto negli ultimi due anni possa magari quest’anno far ritrovare questa squadra dove merita di stare, ovvero in serie A. Quindi c’è gran voglia di contribuire a salvare questa squadra. La mia carica deriva da questo».

MARESCA: «E’ chiaro che Maresca è un giocatore importante per la squadra per quello che ha fatto in campo e fuori e per le sue caratteristiche, non sempre sostituibili. A volte togli certi giocatori e non riesci a sostituirli, ma non perché ci sono giocatori meno bravi ma per caratteristiche diverse. Maresca in questo contesto sta facendo crescere Brugman, che nasce trequartista e stiamo cercando di adattarlo da regista. A livello di esperienza e personalità Maresca può dare quel qualcosa in più».