Escl. Barone: «Con Lopez anche in B. Dispiace per Zampa, lui è “il” presidente»

In occasione della 27^ giornata del campionato di serie A, in programma domenica alle ore 15, il Palermo sarà ospite dei granata allo stadio “Olimpico di Torino”. Queste sfida rappresenta per entrambe le squadre un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione. Per parlare di questa gara e delle recenti dimissioni di Maurizio Zamparini, abbiamo deciso di contattare il doppio ex di Torino-Palermo Simone Barone. Ecco le parole rilasciate dell’ex rosanero alla redazione di Ilovepalermocalcio:

Simone, che partita ti aspetti domenica?

«Si tratta di una partita importantissima per il Palermo perché più diminuiscono le partite più si allontanano le speranze di salvezza. Per questo motivo il Palermo ha soltanto un risultato: la vittoria. Dall’altra parte c’è una squadra che gioca molto bene a calcio. Il Torino ogni tanto ha dei blackout, ad esempio la partita contro la Fiorentina. Mi aspetto una partita molto aperta e con tanti gol perché tutte e due devono vincere per raggiungere i loro obiettivi».

Pensi che questo Palermo riuscirà a conquistare la salvezza?

«Onestamente penso di no. Perché il distacco è importante e l’Empoli è una buona squadra. Il Palermo fa fatica contro le squadre nettamente più forti. Però fin quando la matematica non condanna i rosanero è giusto sperare ed è giusto provarci. Il Palermo ha dei buoni giovani, ma per giocare in serie A serve esperienza».

Cosa pensi di Diego Lopez?

«Diego Lopez lo conosco personalmente perché ci ho giocato insieme a Cagliari e ho fatto con lui il corso Master a Coverciano. Per me è un allenatore molto preparato, un allenatore che ha fatto bene anche nelle altre esperienze. E’ normale che a Palermo non sia facile dopo le difficoltà di inizio stagione, con tanti giocatori stranieri e con una classifica non ottimale. Credo che sarebbe giusto ripartire con lui anche in caso di retrocessione in serie B».

Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai saputo delle dimissioni di Zamparini?

«Mi è dispiaciuto perché nonostante tutti i difetti di Zamparini, ad esempio la sua nomina di “mangia-allenatori”, io nei miei due anni al Palermo mi sono trovato benissimo con lui. Il primo anno abbiamo fatto un campionato incredibile, mi ha dato la possibilità di arrivare in Nazionale e di disputare il Mondiale. Gli sarò sempre grato per questo. E’ normale che dopo tanti anni vissuti nel calcio e le recenti discussioni lo abbiano convinto a prendere questa decisione. Però secondo me Zamparini rimane per Palermo “il” Presidente, non uno dei tanti ma il Presidente».

Cosa pensi delle continue contestazioni dei tifosi rosanero nei confronti di Zamparini?

«Allora io non condivido nessuna contestazione, perché si tratta di una persona che da quando è arrivata a Palermo l’ha portato in serie A, in Europa, in una finale di Coppa Italia, che ha portato diversi grandi giocatori che poi sono stati protagonisti anche in Nazionale. Nel Mondiale 2006 c’erano 4 giocatori del Palermo più Luca Toni che l’anno primo giocava a Palermo. Quindi questo dovrebbe essere un motivo d’orgoglio per Palermo e per Zamparini. Secondo me ha dato tanto al Palermo».

Come pensi che reagiranno i giocatori dopo aver appreso questa notizia?

«Non lo so onestamente. Bisogna vedere quale era il loro rapporto con Zamparini. E’ normale che dispiace vedere una persona come lui dare le dimissioni, però a quanto ho capito lui resterà nel CdA. Al momento i giocatori si devono concentrare solamente sul campo per cercare di raggiungere la salvezza. E’ un obiettivo difficile da raggiungere, ma hanno ancora tanti punti a disposizione per raggiungerla. Poi è normale che dopo tutti faranno le proprie valutazioni».

Che rapporto avevi con Zamparini?

«Il mio rapporto è stato ottimo. A volte dopo le sconfitte arrivava qualche critica alla squadra, ma secondo me l’importante è conoscerlo. In questi giorni è stata molto ripetuta la frase di Guidolin: “Dal martedì al sabato Zamparini è il miglior presidente, poi la domenica e il lunedì vive di emotività”. Per questo motivo a alcune volte è molto critico, ma col Presidente non ho mai avuto problemi. Lo stesso vale per molti miei compagni».

Un pronostico per la gara di domenica?

«Io prevedo una partita bella ricca di gol, perché entrambe le squadre devono cercare di vincere. Non mi aspetto una gara molto tattica, ma è normale che sulla carta il Torino sia la squadra favorita».