Corriere dello Sport: “Le cinque squadre a rischio iscrizione: Messina non molla, Akragas spera…”

Una neanche ci prova, le altre quattro con più o meno convinzione invece lottano contro il tempo dopo essere state messe all’angolo dalla Covisoc. Entro domani devono pervenire i ricorsi, corredati di ciò che è mancato fino ad avantieri, soldi quindi. A Modena, il patron Antonio Caliendo pare sia riuscito a risolvere il dettaglio dell’aumento di capitale, ma entro le 19 di domani deve pagare Irap e Irpef per una cifra pari a quasi 600mila euro. Un macigno che ha cercato di schivare usando il jolly sul mercato, come fece un anno fa con Davide Luppi, ceduto al Verona per 1 milione. Stavolta l’indiziato principale per la cessione da incasso salva-Modena era Federico Chiossi. Ma alla proposta di Caliendo, molti dirigenti hanno risposto picche e le carte nel mazzo di Caliendo si stanno esaurendo, così come il tempo a disposizione. A Messina la bocciatura della Covisoc era attesa, ma si è convinti che entro domani si completeranno tutti gli adempimenti necessari per essere iscritti alla prossima serie C. Il presidente Franco Proto ha fatto il punto: «Contiamo di farcela. Abbiamo ereditato un debito inqualificabile e la mole di lavoro è stata intensa». Morale sotto i tacchi a Mantova dovem nonostante le rassicurazioni del club, il pessimismo dilaga.  Dopo l’abbandono dell’azionista di maggioranza Marcello Giavarini, i soci di minoranza, con in testa il presidente Silvio Alessi e l’avvocato Enzo Caponnetto, sono alla disperata ricerca di fondi e sponsor per salvare l’Akragas, ma i bonifici ai calciatori non sono stati effettuati nemmeno ieri. A Macerata, ormai, non è più tempo di speranza. Persa la serie C, si ragiona in termini di campionato di Eccellenza, l’ipotesi serie D viene vista come un miraggio. In ogni caso il sindaco della città marchigiana, Romano Carancini, tramite un suo incaricato, Maurizio Mosca, sta cercando di convogliare forze imprenditoriali per non fare scomparire completamente la squadra dall’intero panorama calcistico. Deciderà poi il Consiglio Federale del prossimo 20 luglio, ma chi non porterà quel che manca entro domani sarà virtualmente fuori dal calcio”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.