Tuttosport: “Gol e spettacolo tra Palermo ed Empoli. Gnahoré fa e disfa”

L’edizione odierna di Tuttosport ha analizzato il match pareggiato ieri tra Palermo ed Empoli. Ecco quanto si legge:

“Spettacolo, sei gol ma anche rimpianti. Sono quelli del Palermo che aveva in mano la partita e s’è visto rimontare dall’Empoli nell’extra time con un rigore. Giusto il 3-3 finale? Sì per Vivarini, che aveva visto le streghe dopo 20’ di partita e dopo il gol di Gnahoré poco dopo la mezzora della ripresa, no per Tedino che sentiva ormai sua la partita. «Abbiamo sofferto all’inizio, ma siamo stati bravi a reagire – commenta appunto Vivarini -. Il Palermo è forte, ma siamo riusciti a metterlo in crisi, il risultato è giusto». Parole che non coincidono con quelle di Tedino, ovviamente: «Perfetti per 20,’ poi abbiamo consentito all’Empoli di tornare in partita. Dopo quel gol di Gnahoré dovevamo portare a casa i tre punti. Peccato, ma traiamo buone sensazioni». PROVA DA PROTAGONISTE Punti di vista, di sicuro c’è che a fare e disfare ci ha pensato Gnahoré: prima il gol che aveva riportato in vantaggio il Palermo, poi il fallo in area per abbattere Caputo. In mezzo tante belle giocate di due squadre che reciteranno un ruolo da protagonista. Il motivo? Hanno giocatori di qualità come Coronado (un gol super e un assist) e Caputo (seconda doppietta di fila dopo quella al Bari) ma anche due allenatori che vogliono giocare a calcio. In un «Barbera» ancora deserto (meno spettatori dell’esordio con lo Spezia), s’è capito subito che sarebbe stato uno show. La partenza del Palermo è stata bruciante, quella di Coronado da fuoriclasse. Prima un elastico in area, poi al 10’ la punizione con cui manda a segno Cionek, 4’ dopo il raddoppio con un destro dal limite da sballo. Empoli tramortito ma non al tappeto, con Simic bravo a riaprire la partita al 23’ e al rientro in campo c’è più Empoli. La logica conseguenza è il gol del pareggio di Caputo che prende d’infilata un Posavec poco ispirato (male anche sul primo gol). Quando tutto sembra finito due lampi: il primo è di Gnahoré, il secondo dal dischetto di Caputo. Risultato giusto? Dipende dai punti di vista…”