Stadi. Si gioca d’anticipo, accelerata sulla capienza. Al 75% già dal 27 febbraio

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla questione capienza negli stadi.

Stadi sempre più pieni e sempre più in fretta. Dopo l’intesa di martedì tra il presidente della Figc Gabriele Gravina e il ministro della Salute Roberto Speranza, la questione capienze ha avuto una notevole accelerazione. Per il momento nei tempi, ma presto – curva epidemiologica permettendo – vedremo aumentare anche i numeri. L’atteso 75% per gli impianti all’aperto, assieme al 60% per quelli al chiuso, arriverà infatti con un discreto anticipato rispetto al preventivato primo marzo. Già dal weekend del 27 febbraio, quando è in programma la 27esima giornata di campionato (con Lazio-Napoli), la capienza negli stadi crescerà di un 25% e ci sono concrete speranze che la stessa sorte tocchi alle gare di Europa League del 24 dove, accanto alla sfida tra Lazio e Porto, spicca il big match del Maradona tra Napoli e Barcellona.

Sprint in Senato Com’è stato possibile accorciare tanto i tempi quando fino a poco fa quel 75% era stato scartato da ogni decreto? La strategia è nota: alla luce dei nuovi dati sui contagi si è inserito l’aumento della capienza in un emendamento da discutere al momento della conversione in legge del decreto Covid del 24 dicembre. E così è stato fatto. Ma se prima la data di riferimento era il primo marzo, nel testo passato nella notte tra mercoledì e giovedì in Commissione affari costituzionali e approvato ieri sera in Senato mancavano riferimenti temporali. E quando non sono specificati, il provvedimento diventa effettivo al momento della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Considerato che il decreto deve essere convertito in legge entro il 22 febbraio – al netto del passaggio alla Camera, che comunque non ne cambierà il testo – è scontato pensare che per il 26-27 sia già comodamente finito in Gazzetta.

Napoli e non solo Ma i tempi potrebbero essere ancora più brevi. Il Senato ha infatti approvato il decreto in prima lettura e la Camera ne ha calendarizzato la discussione tra lunedì e martedì prossimi. Proprio per questo a Napoli scalpitano. La partita con i blaugrana è il 24 febbraio e il tempo per aumentare i biglietti in vendita appare ampiamente sufficiente. Al momento ne sono stati staccati quasi 20 mila dei 27 mila disponibili con la capienza al 50%. Con il 75% si arriverebbe a circa 40 mila. E se poi la Camera si dovesse muovere con la stessa velocità del Senato, dando l’ok al decreto all’inizio della prossima settimana, non è nemmeno da escludere che il provvedimento possa essere effettivo già per la giornata del 19-20 febbraio, quella del derby di Torino. Resta il fatto che anche avere un turno in più di incassi sia un bel passo avanti, non soltanto per il calcio, ma anche – forse soprattutto – per discipline come il basket e la pallavolo, che sulla biglietteria fanno sempre affidamento e che non a caso erano state le prime a spingere per stringere il più possibile i tempi.

Verso il 100%. Sorride la Sottosegretaria Vezzali, che negli ultimi mesi è stata in costante pressing sul governo per allentare certe limitazioni negli impianti sportivi. Adesso manca solo il salto più importante, quello che riporterà davvero un po’ di normalità per tutti gli appassionati di sport: la capienza al 100%. Al momento non c’è ancora una data (si sperava che l’argomento venisse trattato in Commissione, così non è stato), ma le intenzioni sono quelle di ripartire a pieno regime nel weekend del 20 marzo, quello di Inter-Fiorentina e di Roma-Lazio, o al massimo il 24, quando a Palermo l’Italia di Mancini sfiderà la Macedonia del Nord nella semifinale dei playoff per il Mondiale in Qatar. L’ottimismo, anche alla luce di quanto accaduto ieri per il 75%, cresce, soprattutto dopo le parole del ministro Speranza che in un comunicato congiunto con la Vezzali aveva parlato per la prima volta dall’inizio della pandemia di «capienza massima degli impianti sportivi all’aperto e al chiuso». D’altronde anche nel resto d’Europa si fanno passi in questo senso: se l’Inghilterra è da tempo tornata al 100%, la Francia all’inizio di febbraio con un triplo salto mortale è passata da 5 mila spettatori agli stadi pieni. La speranza è che anche l’Italia possa vedere presto lo stesso scenario. Significherebbe aver fatto concreti passi avanti nella lotta contro la pandemia.