Serie C. Parte la volata per un posto al sole nei play-off. Palermo, lo sprint finale è tutto in salita

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla volata playoff.

Quattro partite per tentarle tutte. Il Palermo formato casalingo si rianima, in una corsa al miglior piazzamento utile che sta ravvivando la lotta per i play-off. La squadra di Baldini, da mercoledì, è certa di rientrare tra le prime dieci, dopo aver perso aritmeticamente ogni speranza di agganciare la capolista Bari (da tempo in fuga solitaria). Ora che il posto negli spareggi è messo al sicuro, ai rosanero non resta che ritardare quanto più possibile il proprio ingresso nella contesa, ben sapendo che seconda e terza classificata accedono di diritto alla fase nazionale, mentre la quarta deve disputare un solo turno preliminare.

Dal quinto posto in giù, non c’è sosta: si finisce la stagione regolare il 24 aprile e una settimana dopo si torna in campo. Aveva tutto nelle proprie mani, il Palermo, nella corsa al terzo posto. Sarebbe bastata una sola vittoria contro le tre «pericolanti» incontrate nelle ultime tre giornate. Invece, contro Fidelis Andria, Potenza e Paganese, gli uomini di Baldini non sono riusciti ad andare oltre tre pareggi, facendo tirare un sospiro di sollievo all’Avellino, attualmente terzo, che ha messo in pericolo il proprio piazzamento dopo la sconfitta casalinga nel recupero col Catania. Il Palermo non ha approfittato del regalo dei «cugini» etnei e oggi, dopo aver completato il turno mancante, è quinto.

A due punti dal terzo posto, che resta a portata di mano, ma con un destino che dipende dalle avversarie. In primis, quelle che hanno una partita in meno. Come il Monopoli, che è davanti al Palermo di un punto e può prendersi la terza piazza senza dipendere da nessuno. Ai «gabbiani», reduci da cinque successi di fila, basta vincere il recupero col Taranto per scavalcare l’Avellino e portarsi a -1 dal Catanzaro secondo. Lo scontro diretto al «Veneziani» col Palermo, però, può dare uno scossone lì in alto. Deve recuperare una partita anche la Virtus Francavilla, oggi sotto i rosa di due lunghezze, ma con la chance per operare il controsorpasso, dopo aver lasciato il quinto posto a Brunori e compagni.

Non è un Palermo che può adagiarsi, dopo il successo col Taranto. Il clima teso, dopo una goleada in casa, dice parecchio di quale aria si respiri nello spogliatoio rosanero. Il faccia a faccia tra De Rose e Marconi, al termine di una partita senza storia, è un segnale di tensione che arriva in un ambiente già di per sé poco sereno, tra contestazioni, striscioni e spalti deserti. Eppure, è proprio tra le mura amiche che il treno per il terzo posto farà due fermate cruciali: la prossima, col Picerno, per dimostrare che Palermo-Taranto non è stata un caso isolato; poi alla penultima giornata c’è il mai banale derby col Catania, il primo col pubblico al «Barbera» dal 2012.