Sampdoria, Manfredi: «Credo in Pirlo, premio per la A? Ci pensiamo»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Sampdoria e riporta le parole di Manfredi.

Qui comincia un’altra storia, ma l’acquisizione della Sampdoria per il neopresidente Matteo Manfredi non è stata semplice.

Avete trovato macerie… «… E incontrato problemi. Ma lo sapevamo, questa non è una normale azienda. Noi vendiamo e interpretiamo emozioni, ma siamo rimasti sempre lucidi per rendere il tutto sostenibile e il nostro vanto è avere salvato il marchio».

Sino ad oggi avete investito una cinquantina di milioni. «E la stagione non è finita. Siamo intervenuti rinforzando il Cda, lavoriamo per rinforzare l’infrastruttura societaria. Anche la classifica si è mossa, ma ragioniamo partita dopo partita».

Fra i possibili nuovi investitori, si era fatto il nome del fondo sovrano del Qatar. «La porta del mio negozio è sempre aperta, Ma chiariamoci: non c’è stato alcun finanziamento. Gestio Capital (il family office da lui fondato, ndr ) ha acquistato la Samp il 30 maggio con alcuni investitori che supportano questa operazione con capitali propri. Abbiamo contatti quotidiani con molti soggetti, ma ci sono capitali a sufficienza per supportare il progetto. Parto per Dubai, ma non vado là per cercare soci…».

Il club era a rischio default. «E infatti siamo orgogliosi di averlo fatto ripartire dalla Serie B. Sono stato in Arabia Saudita con Andrea Mancini, c’era anche Roberto, ho avuto incontri in cui si è parlato di Samp. Se poi arriverà un Paperone tanto meglio, ma il nostro vero interlocutore è il tifoso».

Chiuso il capitolo-Ferrero? «Definitivamente: abbiamo fatto un ulteriore sforzo, ma il secondo accordo raggiunto è tombale».

Il prossimo mercato sarà ancora a handicap. «Ma non al ribasso: dovremo fare più degli altri, facendo valere il blasone del nostro brand».

Cambierà la direzione tecnica? «No, siamo contenti di Andrea Mancini. Pirlo? Il rapporto con lui è ottimo: un uomo competente, che ha lavorato in condizioni difficili, per settimane abbiamo avuto dieci infortunati».

C’è un premio promozione? «Ci stiamo pensando, ma siamo scaramantici. Vorremmo essere in Serie A da… ieri, ma lo scenario più probabile è che questa possa essere la prospettiva anche per il prossimo anno: se così fosse, faremo del nostro meglio per tornare quanto prima dove la Sampdoria merita di stare».