Pezzotto TV: ecco l’uomo da 6 milioni di euro. Nome e dettagli

Un articolo di “Gazzetta.it” fa ancora più luce sulla vicenda legata al cosiddetto “pezzotto” legato alla visione dei contenuti sportivi e di tanto altro a prezzi stracciati rispetto alla via “legale”. Ecco quanto si legge in un estratto:

“Una inchiesta profonda e complessa, iniziata nel 2015 e che lo scorso 18 settembre ha prodotto i primi risultati. Una inchiesta che sta rivelando scenari inquietanti, oltre che sospettati. Perché dietro la pirateria televisiva e gli abbonamenti a prezzi stracciati di Sky e altre TV a pagamento, oltre a un’organizzazione criminale ad alta competenza informatica e digitale, emerge la mano della camorra che cerca di gestire un enorme flusso di denaro. Oltre sei milioni di euro. Sono i movimenti bancari di Franco Maccarelli, indicato dalla Finanza come il genio della cosiddetta “pezzotto tv”, finito al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Napoli – che è solo un ramo dell’intera inchiesta – ma anche nelle mire della camorra. Secondo un reportage pubblicato dal quotidiano “Il Mattino” un genio degli affari e dell’informatica, costretto a schivare i clan scissionisti (ex soci desiderosi di spodestarlo e che hanno organizzato piattaforme alternative). Scrivono i finanzieri: “Una stima delle movimentazioni annuali del Maccarelli ammonterebbero a circa 6 milioni e mezzo”, grazie all’analisi dei rapporti accesi presso istituti bancari diversi. Conseguente che l’enorme giro di affari sotteso all’attività abbia inoltre attirato l’interesse della criminalità. Di sicuro qualcuno a Miano aveva compreso qualcosa della doppia vita del manager napoletano, residente per l’appunto a Secondigliano, con uffici al Centro direzionale di Napoli e continui viaggi a Malta per gestire l’Iptv (Internet Protocol Television). In una telefonata intercettata su Skype, Maccarelli fa riferimento a minacce subite dal clan Lo Russo. Altri personaggi dediti alla pirateria preferiscono, i cosiddetti scissionisti, usano curiosi nickname di copertura: Miki Matrix, Megaloman. E se la cornice è abbastanza definita, riuscire a codificare i capi di accusa con i relativi reati non è semplice in questo magma digitale”.