Niccolò Pierozzi: «No al Palermo? Ecco perchè ho scelto la Reggina»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Nicolò Pierozzi, fratello di Edoardo del Palermo, che ha parlato anche della scelta di andare alla Reggina.

La serie B lo indica tra le giovani provesse e talento sicuro. La Reggina e il suo allenatore Inzaghi, lo ritengono già un’affidabile certezza. Niccolò Pierozzi, infatti, arrivato in punta di piedi, con la timidezza di chi giovanissimo si trova in un ambiente nuovo, ha saputo ritagliarsi la dimensione giusta. In poche settimane è diventato titolare inamovibile della squadra amaranto. A SuperPippo ha dimostrato carattere, applicazione, capacità al sacrifico e all’ascolto. Qualità apprezzate dal tecnico che lo ha lasciato sempre in campo finora. Pierozzi, 21 anni, fiorentino di nascita e formazione calcistica dopo i primi passi a Rifredi, la giovanile del suo rione in città, trascinatore della Primavera Viola con 76 partite, 10 gol e 7 assist, ha giocato una una stagione alla Pro Patria disputando 38 partite, con 8 reti, 4 assist, ha convinto il suo allenatore. Esordio in B subito. È fidanzato con Maddalena «è rimasta a Firenze perché studia», dice. Adora la musica, legge poco e si giudica «un ragazzo semplice, come tantissimi altri, con la qualità di saper ascoltare ed avere una voglia matta di imparare».

Titolare nelle 6 gare disputate, 1 gol e 1 assist, adesso vuole crescere e confermarsi con la Reggina capolista. Un solo anno per passare dalla Primavera Viola, alla ProPatria e, quindi, alla Reggina. «Tutto in fretta. Sto vivendo una splendida avventura in un ambiente che ti accoglie e ti sostiene senza pressarti».

Perché la Reggina nonostante le attenzioni del Palermo? «Da subito ho pensato alla Reggina. Ho sentito del progetto di grande interesse. Poi, la figura del mister mi ha coinvolto. Sono felicissimo».

Che rapporto è nato con i compagni e con l’allenatore? «Da subito fantastico. Serenissimo lo spogliatoio con i più esperti pronti ad aiutare i giovani. Ho sentito subito la fiducia del mister. Lo ascolto con attenzione perché so che dai suoi consigli non potrò che crescere. È una delle persone migliori per farti riuscirci».

Reggina capolista con dati particolarmente significativi. Qual è il segreto? «Il lavoro, a duemila, durante la settimana. La qualità del gruppo e la guida del mister».

Quanto potrà migliorare la Reggina con la migliore condizione e il recupero degli assenti? «Ci sono margini incredibili. Siamo tutti fiduciosi. Il lavoro quotidiano svolto con scrupolo ci porterà dove intende arrivare il nostro allenatore».

Per arrivare dove? «Lo diciamo con tranquillità tutti che pensiamo a gara dopo gara. Siamo agli inizi. Arriverà il tempo dei bilanci. Ora c’è da lavorare e continuare a fare bene».

E gli obiettivi di Pierozzi? «Voglio continuare così sentendo la fiducia intorno a me. Intendo aumentare le presenze in squadra e lavorare per migliorare nella fase difensiva. Vengo dalla fascia, ala prima e quinto di centrocampo dopo una intuizione tattica di Aquilani, allenatore della Primavera Viola. Sono sempre concentrato, ascolto le indicazioni che mi vengono date è migliore in difesa».