La Stampa: “Cori e spalle voltate. Venezia oltraggia il ricordo di Zamparini”

L’edizione odierna de “La Stampa” si sofferma sul Venezia che prima del match contro il Napoli ha voluto ricordare Zamparini, nonostante il “Penzo” fosse in disaccordo.

Nel silenzio assordante d’un minuto di raccoglimento, mentre i pensieri lasciano il posto ai ricordi ed al dolore, c’è un calcio che sceglie il modo peggiore per farsi notare. Minoranza incivile Venezia-Napoli non è ancora cominciata e già porta dentro di sé i graffi d’una scelta sconcertante, quella della curva dei tifosi di casa, che voltano le spalle al campo e prendono platealmente – e in maniera oscena – la distanza del resto di uno stadio che invece sta commemorando Maurizio Zamparini, scomparso il primo febbraio, dopo una vita attraversata in un pallone che per 15 anni ha lasciato rotolare proprio al Penzo, tra gioie e inevitabili sofferenze.

Ma non finisce qua, perché per un’ora e mezza e anche di più (11’ di recupero), a Sant’Elena s’avverte l’eco fastidioso, ripugnante, dei soliti cori in cui si invoca l’intervento del Vesuvio, ed è l’ennesimo frammento in cui una parte (maledettamente) rumorosa fa scempio della civiltà della maggioranza. Il calcio è poi pure altro: la partita la vince il Napoli (2-0) non senza ansia.