Nel prosieguo dell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Filippo Inzaghi parla dei suoi uomini chiave, del legame con il City Football Group e del sogno di aprire un ciclo lungo e vincente a Palermo.
«Pohjanpalo? Uno così forte non lo scopro certo io. Dà sempre il massimo e trascina tutti, è un esempio», ha dichiarato l’allenatore rosanero al quotidiano milanese. Poi, sorridendo, ha ricordato un aneddoto con l’attaccante finlandese: «Mi ha confessato di avermi odiato per i gol al Liverpool, la squadra per la quale simpatizza. Mi farò perdonare facendolo giocare sempre nel Palermo!».
Con la Gazzetta dello Sport, Inzaghi ha poi raccontato il suo rapporto con la casa madre inglese: «Il legame con il Manchester City è gratificante. Ho confronti settimanali, scambio di idee e opinioni, è molto stimolante. Spero di restare a lungo in un gruppo così, dopo tanti cambi…».
E sul suo futuro non ha dubbi: «Spero di essere all’altezza, diventare il Gasperini del Palermo e godermelo fino in fondo, perché qui c’è tutto».
Infine, un ricordo dell’amichevole estiva contro i campioni d’Inghilterra: «Guardiola mi ha colpito quando ha raccontato che, malgrado l’annata difficile, non l’hanno mai messo in discussione. Haaland? È venuto a salutarmi e mi ha regalato la maglia per mio figlio. Giocava con scarpe a sei, poteva farlo in ciabatte, invece voleva segnare anche a noi: questa è mentalità».
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