Corriere dello Sport: “Approvata la legge anti-pirateria. Esulta la Serie A. L’Agcom oscurerà i siti illegali entro 30 minuti”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla legge anti-pirateria.

La politica aveva promesso un decreto – prima dell’inizio della nuova stagione – per offrire delle risposte finalizzate a colmare quel buco da un miliardo e 700 milioni causato ogni anno dalla pirateria, di cui 300 milioni direttamente “impattanti” su un sistema calcio che sta faticando a vendere i propri diritti tv per il prossimo triennio. La fumata bianca c’è stata ieri: dopo la Camera, anche l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il “DDL Pirateria” con 140 voti favorevoli e nessuno contrario. Il prossimo passaggio formale sarà dunque la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Una notizia che fa felice il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, il quale ha parlato di «norma più avanzata a livello europeo» e di «una legge efficace e condivisa, che contrasta l’economia criminale di chi offre in modo illegale contenuti audiovisivi sportivi e cinematografici, ma anche chi ne usufruisce eludendo la legge».

PIATTAFORMA. La contraffazione di contenuti (sport, film e fiction su tutti) causa un danno in termini di Pil di oltre 700 milioni, mancati introiti fiscali per 319 milioni e perdite in termini di occupazione con una stima di circa 9.400 posti di lavoro messi a rischio. La Serie A è chiaramente la prima vittima di questi affari criminali. A cascata, però, ci rimette tutto il calcio: attraverso la mutualità, il massimo campionato destina alle altre leghe il 10% dei suoi ricavi audiovisivi e una parte va anche all’intero del sistema sportivo. Per Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, la svolta è come «un gol decisivo», che dovrà necessariamente portare alla chiusura dei segnali illegali durante la trasmissione stessa delle partite. «Grazie alla piattaforma tecnologica di intervento automatico, che è già pronta e a disposizione dell’Agcom, riusciremo ad individuare e bloccare anche i singoli utenti», ha aggiunto. I fruitori ora rischiano multe fino a 5 mila euro e fino a tre anni di carcere, mentre i siti pirata andranno giù al massimo in 30 minuti.

Una delle novità, come spiega la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (Fapav), è il supporto dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ad Agcom, così da potenziare l’azione di monitoraggio. Il presidente della Serie A, Lorenzo Casini, ha ringraziato «il governo per l’attenzione e la sensibilità, e tutto il Parlamento, in particolare le Commissioni coinvolte per il lavoro e l’impegno profuso». Il Disegno di legge n. 621 si compone di 7 differenti articoli e concede ad Agcom di «ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi abusivamente mediante il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite». Per Mollicone (FdI), primo firmatario insieme alla deputata Maccanti (Lega), è «una vera e propria legge quadro».