PRIMAVERA

Brunori verso l’addio: il Palermo e un amore arrivato al capolinea

Sembra ormai essere agli sgoccioli l’avventura di Matteo Brunori con la maglia rosanero. Il futuro dell’italo-brasiliano è ancora incerto, ma una cosa pare ormai scritta: il suo avvenire sarà lontano da Palermo. Con lui va via l’ultimo degli eroi della squadra che, guidata da Silvio Baldini, raggiunse la storica promozione in Serie B vincendo i play-off di Lega Pro. Una separazione dolorosa, che si porta dietro strascichi d’amore, ma ormai purtroppo inevitabile.

L’ormai ex capitano rosanero, nelle ultime uscite, è stato totalmente accantonato da mister Inzaghi per una questione apparentemente tattica. La scelta ha pagato, con la squadra che ha inanellato un filotto di cinque risultati utili consecutivi e prestazioni sempre più convincenti. L’allenatore rosanero predilige altre caratteristiche sulla trequarti, con Brunori che non riesce ad immergersi a pieno in quel ruolo. Adesso, che le due strade si dividano sembra essere diventata la scelta migliore per entrambe le parti.

Una crepa che si è aperta da tempo

I problemi tra il club di viale del Fante e Brunori hanno radici ben radicate nel tempo. La prima crepa si apre al termine della stagione 2023-24, quando il numero 9 rosanero ammise quanto fosse difficile giocare a Palermo per via delle troppe pressioni. A queste dichiarazioni è conseguita una pioggia di critiche da parte della piazza – forse anche esagerate – con un’estate di fuoco accompagnata dalla mancanza totale di commenti da parte del giocatore.

«Matteo fa parte del progetto tecnico del Palermo della stagione 2024-25, non c’è nessun dubbio», le dichiarazioni al suo arrivo in rosanero del direttore sportivo Morgan De Sanctis. Una presa di posizione netta che, tuttavia, non trovò riscontro nei fatti, rivelando le numerose incertezze che gravavano sul caso. «Due settimane dopo il mio arrivo a Palermo, capii che Brunori viveva una guerra interna con il club», le parole di Thomas Henry, che fotografano l’atmosfera che si respirava in rosanero e il turbamento del giocatore durante quell’inizio di stagione.

Uno spiraglio di speranza

Il rapporto tra De Sanctis e l’italo-brasiliano non è mai veramente sbocciato, con uno spiraglio di speranza nel ricucire il legame con il club che si aprì dopo l’addio del ds. «Osti? Contento di parlare con un direttore vero, ho sempre voluto restare», le dichiarazioni di Brunori a inizio gennaio nel post partita di Palermo-Modena, autore del gol vittoria e motivato a riprendersi il suo ruolo all’interno della squadra.

Ma l’acquisto, a gennaio dello scorso anno, di un uomo di punta come Pohjanpalo – sul quale sono stati investiti diversi milioni di euro – ha mandato un segnale forte di delegittimazione verso il centravanti, rappresentando una sorta di sfiducia da parte della società. I due sembravano poter coesistere ma, relegato in un ruolo non suo, Brunori dall’arrivo del finlandese non è mai riuscito ad esprimere il suo massimo potenziale.

Il rapporto tra Matteo e il Palermo ristagna da tempo: l’amore si è consumato e la situazione nuoce a entrambe le parti. Adesso, sulle tracce del giocatore sembrano esserci vari club. Una separazione ormai inevitabile, ma l’unica cosa che conta veramente in questo momento è il bene del Palermo.

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Angelo Giambona