Come racconta Valerio Tripi su Repubblica Palermo, il Palermo vive una fase di equilibrio tra entusiasmo e rammarico. La squadra di Inzaghi è imbattuta, seconda in classifica, ma non vince al Renzo Barbera dal 19 settembre, quando superò il Bari. Da allora sono arrivati due pareggi consecutivi contro Venezia e Modena, che hanno lasciato l’amaro in bocca a una tifoseria che continua comunque a rispondere in massa.
Il tecnico rosanero lo sa bene: davanti a 32 mila spettatori contro il Modena, i rosanero hanno dato tutto, ma non sono riusciti a portare a casa i tre punti. «Ci siamo abbassati troppo — ha ammesso Inzaghi in sala stampa —. C’è rammarico, perché in uno stadio così vorresti sempre vincere. Abbiamo fatto un’ottima gara per un’ora, poi abbiamo iniziato a rischiare e preso un gol evitabile. Ma non posso chiedere di più ai ragazzi, anche se capisco che i tifosi vogliono sempre vincere».
Come sottolinea ancora Tripi su Repubblica Palermo, le prestazioni interne restano positive sul piano della solidità, ma il Palermo deve ritrovare brillantezza offensiva e concretezza sotto porta. Nelle prime cinque gare casalinghe, solo Reggiana e Bari sono cadute al Barbera, mentre Frosinone, Venezia e Modena sono riuscite a strappare un punto. Numeri che, tuttavia, vanno letti nel contesto di un calendario complicato: i rosanero hanno già affrontato gran parte delle dirette concorrenti alla promozione.
Nonostante tutto, Inzaghi mantiene la rotta e la fiducia nel gruppo. «Quando hai la classifica che abbiamo noi — ha detto il tecnico — tutto resta nelle nostre mani. Il Modena non è primo per caso, ma noi continuiamo con la nostra striscia positiva. I ragazzi ci tenevano ad andare in testa, ci proveremo dal prossimo match».
Come evidenzia Valerio Tripi su Repubblica Palermo, i numeri raccontano una realtà unica in Serie B: quasi 200 mila spettatori complessivi tra l’amichevole con il Manchester City e le cinque gare di campionato giocate in casa. Un patrimonio di passione che il Palermo deve ora trasformare in punti e vittorie.
Il calendario offre subito l’occasione per farlo: sabato sera trasferta a Catanzaro, poi il big match di martedì al Barbera contro il Monza, e infine, il 1° novembre, la sfida interna col Pescara. Tre gare in dieci giorni per dare la scossa e dimostrare che questo Palermo non vuole solo entusiasmare, ma anche vincere.