Prosegue il botta e risposta tra Filippo Inzaghi e la Gazzetta dello Sport, dove il tecnico del Palermo parla della corsa alla Serie A e della “sfida a distanza” con Giovanni Stroppa.
«Con Stroppa ormai è sfida aperta: siamo stati promossi insieme due volte, nel 2020 e nel 2025, ma quando lui vinse a Monza (2022) io inciampai in Cellino… Magari avrei vinto anche quella volta. Vabbè, all’ultima giornata ci sarà Venezia-Palermo e chissà! Non corriamo, il Palermo è sempre favorito e poi…»
Inzaghi, sempre alla Gazzetta dello Sport, racconta anche la rinascita della sua squadra: «Ho trovato grande cultura del lavoro e sono arrivati i rinforzi giusti. La fiducia che ho dato loro li ha galvanizzati. Faccio scelte anche complicate, ho fatto giocare tutti e loro capiscono».
Il segreto del suo rapporto con lo spogliatoio? «Ho un rapporto molto schietto, mi piace farli crescere. È sbagliato sentirsi arrivati in B, devono puntare in alto. Ricordate Ciccio Caputo? Dicevano che poteva far gol solo in B, invece in A ne ha fatti tanti».
Sulla difficoltà per i giocatori di B di emergere in A, Inzaghi aggiunge alla Gazzetta: «Questo è un problema. Però così il livello della B si alza, anche coi giovani. Ricordo Fabbian alla Reggina: non mi ha sorpreso vederlo in Champions».
E analizzando i recenti pareggi con Frosinone, Venezia e Cesena, conclude: «Una squadra matura, in certe partite capisce da sola che è meglio non perdere. Bel segnale».
Inzaghi: «A Palermo un milione di tifosi, vivo in centro per respirare la città»