Gazzetta dello Sport: “Fideiussioni dalla Bulgaria mettono nei guai il Pisa e altre tre squadre “

“La notizia — il Pisa bocciato dalla Covisoc per fideiussione da 800mila euro irregolare — fa rumore, anche perché, per uno scherzo del destino, se non si iscrivesse in Serie B dovrebbe subentrargli il Livorno. Ma la notizia pare destinata a rientrare, almeno questo suggerisce chi ha valutato con occhio esperto il peso delle irregolarità contestate e, di conseguenza, il rischio di restare fuori dal campionato per la neopromossa guidata da Gattuso si risolverebbe concretamente in una penalizzazione. E del resto, anche se non sposta molto, è lo stesso presidente Fabio Petroni («È solo una buccia di banana, chi già si prepara a prendere il nostro posto è un illuso») a rassicurare i suoi tifosi: «Abbiamo già concordato con Monte dei Paschi di Siena la fideiussione con la quale sostituiremo quella che ci è stata bocciata dalla Covisoc e così metteremo il Pisa al riparo da qualunque altro eventuale guaio. Siamo assolutamente sereni»”.

DIFESA “Parole cui si vuole dare credito nonostante i precedenti, la recente battaglia vinta con la Procura federale che addirittura avrebbe voluto stangare il Pisa nell’ultimo campionato di Lega Pro, di fatto estromettendolo dalla corsa promozione, sempre per una fideiussione difettosa. E nonostante la storia di questi giorni racconti che insomma, pur volendo salvare la buonafede, qualche errore almeno di superficialità il Pisa lo ha commesso, magari distratto dall’estenuante vicenda del passaggio di quote con Lucchesi. Forse non ci voleva la censura della Covisoc per capire che una fideiussione rimediata da un broker italiano a prezzo di saldo con una società assicurativa bulgara, la Nadejda Insurance Company, era un po’ leggerina. E assai difettosa: iban indicato per il pagamento diverso da quello su cui effettivamente il pagamento è stato eseguito; le condizioni generali del contratto confliggenti con il testo della garanzia richiesto dalla Figc; mancata certificazione dall’Autorità di vigilanza. «Faremo ricorso – garantisce Petroni – e dimostreremo che il giudizio della Covisoc è stato arbitrario. Noi siamo convinti che la nostra documentazione fosse regolare». Lo sarà con una fideiussione Mps, che il Pisa presenterà entro le 19 di domani, termine ultimo per conservare il posto nel prossimo torneo di B”.

IN LEGA PRO “L’altra curiosità di questa vicenda è che dello stesso broker che ha inguaiato il Pisa si sono servite tre società di Lega Pro: Siena, Lucchese e Paganese. Per loro vale la stessa regola: bocciatura della Covisoc e due giorni per ricorrere e sperare in un verdetto favorevole del Consiglio federale di martedì. Solo che la Paganese, rispetto a Siena e Lucchese, ha qualche problemino in più, soprattutto di natura fiscale, e quindi dovrà lavorare parecchio nelle prossime 48 ore per sistemarsi. Ma non è la società più inguaiata in Lega Pro. Radio iscrizioni dà praticamente spacciato il Rimini, molto compromesso il Pavia (il cui nuovo proprietario, l’imprenditore romano Nuccilli, già chiacchierato, ieri è stato visto transitare addirittura in Questura), in difficoltà la Maceratese (e questa è una sorpresa), cui mancherebbero alcune decine di migliaia di euro per sistemare il celeberrimo PA. Di più facile gestione sarebbe il caso della Casertana, cui manca anche un’autorizzazione del Comune per lo stadio. Mentre il Lanciano (dopo il Martina) si è ufficialmente chiamato fuori e, dunque, accumula punti di penalizzazione (come scriviamo a parte) che nessuno sconterà. Diverso infine il caso del Como: società modello per la Figc, ha fatto percorso netto con la Covisoc, solo che gli pende sulla testa un’istanza di fallimento proposta dal tribunale e la prima udienza di ieri è stata aggiornata al 21″. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.