Gazzetta dello Sport: “Andata terzo turno preliminare di Europa League. Ecco il Sassuolo d’Europa, Berardi vuol fare la storia”

“Chissà se Domenico Berardi è un appassionato di storia. Di sicuro sa che oggi a Lucerna potrebbe scrivere, insieme ai suoi compagni, un capitolo indimenticabile di quella del Sassuolo. Il debutto europeo verrà ricordato per sempre e il primo gol naturalmente anche. Berardi conoscerà già le date principali della vita del suo club. Ad esempio, l’affiliazione alla Figc: era il 17 luglio 1920 quando iniziò ufficialmente l’avventura del Sassuolo. E poi la crescita lenta ma costante, fino allo sbarco tra i professionisti negli anni Ottanta e il primo storico gol in C2. Che poi è un’autorete di Carpineta, giocatore della Fidelis Andria che pareggiò 1-­1 al Ricci il 23 settembre 1984. Berardi sarebbe nato dieci anni dopo. Aveva già 12 anni, invece, quando Horacio Erpen segnò la prima rete del Sassuolo in C1. Era il 3 settembre 2006 e i neroverdi vinsero 3-­2 contro la Cremonese: «Stavamo perdendo 1-­0 e segnai su punizione mettendo la palla all’incrocio­ ricorda l’argentino che oggi gioca ad Arezzo ­. C’era ovviamente Francesco Magnanelli, capitano “dentro” anche se la fascia non ce l’aveva ancora lui. Ho un bellissimo ricordo del Sassuolo: sono stati tre anni bellissimi, mi sono sempre sentito in famiglia e a proposito di famiglia sono nate lì anche le mie gemelle. Ricordo una società di persone perbene, mi restano tanti amici. L’Europa è un traguardo eccezionale, ma non si fermeranno qui».

L’ESEMPIO DI ZAZA Forse è proprio questo concetto di famiglia alla base della decisione di Berardi di non andare alla Juve e di restare almeno un altro anno a Sassuolo. Sembrava sicuro il trasferimento in bianconero, avrebbe giocato con Higuain e Dybala. Domenico, invece, ha detto no. Forse perché non si sente pronto, forse perché voleva vivere anche la prima stagione europea del Sassuolo dopo averne caratterizzato altri momenti indimenticabili. Forse perché sogna di essere lui il primo marcatore neroverde nelle coppe. Come accadde in serie B ad Alessandro Noselli. Era il 13 settembre 2008, il Sassuolo vinse 4­-0 con il Grosseto: «Ci fu un lancio lungo da dietro e una sponda di Zampagna ­ racconta Noselli, che adesso è nel Sasso Marconi in Eccellenza dopo aver pure fatto un’esperienza a New York ­. Io mi allungai il pallone di petto e segnai con un rasoterra di destro. Fu un gol storico per un Sassuolo ambizioso. Squinzi aveva le idee chiare, voleva già fare le cose in grande. Speriamo che la squadra passi il turno e vada più avanti possibile in Europa League». Sicuramente se lo augura anche Simone Zaza, autore del primo gol in Serie A l’1 settembre 2013 (Sassuolo­-Livorno 1­-4). Magari proprio l’esperienza di Zaza alla Juve ha spinto Berardi a restare a Sassuolo: Domenico non ama la panchina e in bianconero non potrebbe pretendere di giocare sempre. Però è anche vero che dopo un anno di Juve Simone è andato all’Europeo, lanciato magari pure dal gol­-scudetto segnato al Napoli entrando durante la partita.

COGLIERE L’ATTIMO Questa, comunque, è una storia chiusa almeno per il momento. Stasera a Lucerna, invece, il Sassuolo ne apre un’altra molto prestigiosa. E tutti si aspettano che Domenico possa fare la differenza, tutti lo incitano, lo coccolano, lo pungolano. La forza del Sassuolo in questi anni è stato il collettivo, la capacità del gioco di migliorare i giocatori, la bravura di Di Francesco nel costruire una macchina in cui tutto funziona. Però ci sono dei momenti in cui le individualità devono emergere, in cui i più forti devono dare qualcosa in più. Il Lucerna ha una condizione atletica superiore a quella del Sassuolo e allora da Berardi ci si attende che riesca a piazzare un paio di giocate determinanti capendo anche quando forzare e quando rifiatare. Cogliere l’attimo: un concetto che vale per oggi, ma per Domenico varrà per tutta la stagione. Perché adesso per lui è arrivato davvero il momento di decidere se restare bravo o diventare grande”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.