Momenti di forte tensione in Belgio per Thomas Henry, ex attaccante del Palermo, finito al centro delle polemiche dopo la sconfitta interna dello Standard Liegi contro il Lovanio (0-1). Un risultato pesante, maturato contro l’ultima in classifica, che ha acceso la contestazione del pubblico e fatto emergere tutta la frustrazione dell’ambiente.
Lo Standard, attualmente sesto nella Jupiler Pro League, è incappato in una battuta d’arresto inattesa che ha scatenato fischi e proteste sugli spalti. Al termine della gara, mentre il portiere Mathieu Epolo stava rilasciando un’intervista, Henry è stato ripreso in un acceso scambio di parole con un tifoso. L’attaccante francese, con un passato anche al Venezia e all’Hellas Verona, avrebbe urlato:
«Parlami allo stesso modo per strada, qui sei solo nello stadio a fare il furbo», ammettendo poi che la prestazione sua e dei compagni è stata «scadente».
Escl. Henry: «A Palermo premesse non rispettate. Osti poco coerente, Brunori…»
Nelle ore successive, l’ex rosanero ha voluto chiarire l’episodio attraverso i social, spiegando la propria posizione e cercando di abbassare i toni. «Da quando sono arrivato ho sempre cercato il dialogo con i tifosi. Cerco sempre di essere disponibile, soprattutto con i più giovani che chiedono foto o autografi. E continuerò a esserlo, qualunque cosa accada», ha scritto Henry.
Il centravanti ha però voluto fissare dei paletti chiari sul tema del confronto: «Capisco la delusione per i risultati del club, ma non ci si può nascondere dietro la libertà di espressione per insultare, provocare o minacciare un giocatore e la sua famiglia». Infine, il richiamo al senso di appartenenza: «La cosa più importante resta lo Standard. Manteniamo un’atmosfera positiva per riportare il club dove merita».
Un episodio che racconta il momento delicato vissuto dallo Standard Liegi e che riporta sotto i riflettori Thomas Henry, ex Palermo, oggi chiamato a ritrovare serenità e continuità in un campionato esigente come quello belga.