SERIE A

Gazzetta dello Sport: “Zappi nei guai: 19 pagine che lo inchiodano”

Diciannove pagine. È questo il peso del documento che la Procura Federale ha inviato ad Antonio Zappi, presidente dell’AIA, e che – come racconta Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport – rappresenta la chiusura indagini di un caso destinato a scuotere l’intero sistema arbitrale.

Nel dossier si chiariscono le presunte violazioni commesse da Zappi nell’estate 2025, quando – secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport – avrebbe indotto le dimissioni dei responsabili della Can C e D, Maurizio Ciampi e Alessandro Pizzi, spingendoli ad abbandonare gli incarichi biennali conferiti dalla FIGC per accettarne altri meno remunerati e non apicali.

LE ACCUSE: PRESSIONI E “RASSICURAZIONI”

La Procura, scrive ancora Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport, contesta due condotte principali.
La prima riguarda l’aver posto in essere una serie di pressioni dirette o indirette su Ciampi e Pizzi, convincendoli a rassegnare le dimissioni tramite “rassicurazioni” economiche che avrebbero alimentato – secondo gli atti – un falso convincimento di non subire danni patrimoniali.

Così non è stato: Ciampi avrebbe perso circa 10 mila euro, Pizzi oltre 30 mila. Nel documento si parla anche di «crisi emotiva» per il primo e di «pressione emotiva» per il secondo.

IL MESSAGGIO DEL 4 LUGLIO: LA PRESUNTA MANOMISSIONE

Un’altra parte pesante del fascicolo citata dalla Gazzetta dello Sport riguarda il carteggio del 3-4 luglio 2025, alla vigilia delle nomine del Comitato Nazionale AIA.

Pizzi scrive una mail alle 1:36:
«Antonio, come richiestomi poco fa nel nostro colloquio telefonico, invio le mie dimissioni dal ruolo di Commissario Can D».

Alle 2:50, Zappi gli chiede di modificare il testo per far apparire le dimissioni come spontanee:
«È molto importante sottolineare che io ho solo proposto un possibile nuovo ruolo e che le tue dimissioni volontarie sono propedeutiche alla nuova nomina».

Per la Procura, riporta Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport, questa è una manovra volta «a occultare il reale verificarsi degli accadimenti» per evitare responsabilità disciplinari.

IL VERBALE MODIFICATO

Il documento contiene un’altra contestazione rilevante: la modifica del verbale del Comitato Nazionale AIA del 4 luglio 2025.

Zappi, secondo gli atti, avrebbe “avallato” la riscrittura del verbale proposta da Emanuele Marchesi (anch’egli verso il deferimento), alterando passaggi cruciali relativi alle dimissioni di Ciampi e Pizzi per far apparire le loro scelte come volontarie e non indotte.

La versione riveduta – redatta il 29 agosto, a indagine già avviata – avrebbe modificato o eliminato frasi chiave, creando una dinamica degli eventi ritenuta «non veridica» dalle risultanze istruttorie.

CONCLUSIONI

La chiusura indagini, evidenzia la Gazzetta dello Sport tramite Elisabetta Esposito, appare un passo decisivo verso il deferimento di Zappi. Le accuse sono gravi e coinvolgono anche figure interne all’AIA.

Il sistema arbitrale italiano, già in equilibrio precario, si trova ora davanti a un caso che potrebbe avere ripercussioni profonde.

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Redazione Ilovepalermocalcio