“VOGLIO ANDARMENE”: allarme rosso Lewis Hamilton | Sta accadendo l’impossibile

Hamilton - ilovepalermocalcio
Non è ancora sbocciato l’amore tra Hamilton e la Ferrari.
Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, attraversa un momento buio e malinconico. A Maranello era arrivato accolto come una leggenda, con entusiasmo e grandi aspettative. Ma oggi, in pista, appare spento, distante, quasi prigioniero di una squadra che sembra non capirlo né proteggerlo.
La differenza con Leclerc è evidente, e la frustrazione si legge nei team radio, nelle interviste forzate, nello sguardo abbattuto di chi non riesce più a brillare. L’ordine di lasciar passare Charles dopo pochi giri pesa come un’umiliazione, ma è difficile opporsi quando il passo non è mai davvero competitivo.
Il sesto posto finale, superato persino da Hulkenberg con una Sauber non irresistibile, rende ancora più amara la giornata. Leclerc, di nuovo sul podio, conferma un dualismo sbilanciato. E così i dettagli che una volta facevano parte del mito Hamilton – look eccentrici, stile inconfondibile – oggi sembrano stonare. Il rispetto resta, ma il presente è impietoso. L’amore con la Ferrari, iniziato da poco, è già in crisi profonda.
Anche Max Verstappen, solitamente imperturbabile, è incappato in una gara difficile. Il finale caotico a Barcellona, segnato da una confusione da Safety Car, ha ricordato agli appassionati la controversa fine del Mondiale 2021, proprio con Hamilton beffato negli ultimi chilometri. La storia sembra ripetersi, ma a parti invertite. Max resta il riferimento della Formula 1 attuale, Hamilton è un gigante che oggi guarda il circus da lontano, con la tristezza di chi ha perso i suoi superpoteri.
Hamilton in crisi
La gara di Barcellona ha rappresentato l’ennesimo passo falso nella difficile stagione di Lewis Hamilton con la Ferrari. Penalizzato da una Safety Car entrata in un momento sfavorevole, il sette volte campione del mondo ha perso terreno fino a essere superato dalla Sauber di Nico Hulkenberg. Ma i problemi erano evidenti già dai primi giri: il ritmo non c’era, tanto che il team ha deciso di far passare Charles Leclerc, poi salito sul podio, mentre Hamilton scivolava nell’anonimato di metà classifica.
Lo stesso pilota ha ammesso di non aver mai avuto la sensazione di controllo durante la corsa: “Forse dobbiamo rivedere cosa non abbia funzionato con il passo e le gomme. Siamo crollati“. Parole che riflettono smarrimento e disillusione, in netto contrasto con l’entusiasmo che aveva accompagnato il suo arrivo a Maranello. Il futuro? Per ora resta in sospeso. “Ora vado a casa, poi si vedrà”: ha concluso con tono incerto.

Addio in vista?
Con l’approssimarsi del decimo appuntamento stagionale in Canada, crescono i dubbi su quanto ancora durerà l’avventura di Hamilton in rosso. Le due settimane di pausa potrebbero essere decisive non solo per una ripartenza tecnica, ma anche per riflessioni personali e strategiche. Se i segnali negativi dovessero proseguire, l’ipotesi di un addio anticipato dalla Ferrari non appare più così remota.
Un ritiro anticipato, o addirittura la rescissione consensuale, diventano scenari credibili. Il sogno Ferrari potrebbe trasformarsi in un commiato amaro per un campione che, finora, non ha trovato casa.