Michael Svoboda, difensore e capitano del Venezia, ha parlato alla vigilia del derby contro il Padova, in programma sabato all’Euganeo. Le sue parole arrivano dal sito ufficiale del club lagunare, che ha raccolto le sensazioni del centrale a pochi giorni dalla sfida più sentita dai tifosi.
«Fino ad ora secondo me abbiamo fatto un buon lavoro, ma ci manca ancora qualcosa: quei piccoli dettagli che fanno la differenza. Per esempio, col Catanzaro abbiamo preso due gol difendendo in superiorità numerica. Possiamo e dobbiamo fare meglio in questi aspetti».
Sul derby Svoboda non ha dubbi: «Sono le partite per cui si vive e si gioca a calcio. Non vedo l’ora di scendere in campo. Abbiamo lavorato per far capire a tutti l’importanza di queste sfide. L’ho imparato anche in Austria, seguendo il derby di Vienna: sabato non ci saranno squadre favorite, è una partita a sé. Ed è proprio questo il bello».
Il capitano ha poi parlato del suo legame con Venezia: «Sono qui da cinque anni e c’è un motivo. Mi sento mezzo italiano, sto bene in laguna e cerco di essere un esempio nello spogliatoio. Indossare la fascia del Venezia FC è un’emozione unica, ne sono orgoglioso».
Spazio anche all’identità tattica della squadra: «Il Venezia è una squadra a cui piace dominare il gioco. Vogliamo mantenere il possesso divertendoci nelle giocate. Le prestazioni ci sono sempre, in casa o fuori. Se c’è un punto su cui migliorare, è la tenuta mentale nei 90 minuti: dobbiamo gestire meglio il pallone e commettere meno errori».
Infine, un messaggio chiaro sulla gestione dei finali: «Nelle ultime partite abbiamo visto gli avversari ripartire spesso negli ultimi minuti. Significa che dobbiamo controllare meglio il pallone in quel frangente e segnare di più quando abbiamo le occasioni».