Il General Manager del Venezia, Filippo Antonelli, ha partecipato alla festa del Club Calimero Mira, incontrando i tifosi arancioneroverdi e rilasciando alcune dichiarazioni piene di passione e realismo. L’evento, sottolinea il dirigente, rappresenta «una bella occasione di condivisione e orgoglio»: «Grazie per questa iniziativa – ha detto Antonelli –. Sono momenti che ci danno gioia, c’è uno scambio reciproco e percepire il calore dei tifosi anche fuori dallo stadio è molto importante».
Parlando degli obiettivi stagionali, Antonelli ha ribadito la volontà comune di riportare il Venezia in Serie A, ma con una precisazione netta sullo spirito necessario per riuscirci: «La visione è chiara, vogliamo tornare subito in Serie A. Ma ci dà fastidio sentir dire che siamo i più forti: saremo davvero tali solo quando ci torneremo. Non possiamo pensare che sia facile — né noi dirigenti, né i giocatori, né i tifosi. Dobbiamo battagliare e avere più rabbia degli altri, solo così ci riprenderemo la categoria persa».
Con ironia ma anche con amarezza, il dirigente ha aggiunto: «Mi sono tolto un dente di recente, mi ha fatto male, ma non quanto le tre sconfitte subite. Si vince solo una partita alla volta, sudando e dimostrando di essere i più forti dopo i novanta minuti».
Antonelli ha poi ringraziato i presenti, portando anche i saluti della società e dell’allenatore Giovanni Stroppa: «Mister Stroppa vi manda un abbraccio, ma dopo due sconfitte mi ha detto “meglio che non vengo” (ride, ndr). Tutto quello che ci siamo detti in questa serata mi riempie di gioia».
Infine, un pensiero dedicato allo storico stadio Penzo, simbolo dell’identità veneziana: «Dobbiamo tornare in Serie A e il Penzo deve essere una mamma che ci accompagna verso il nuovo stadio. La nostra storia parte da lì, e da lì deve cominciare il viaggio che ci riporterà dove meritiamo».