Alo Vasic, protagonista del nuovo format “RGS Fit Vasic”, si è raccontato ai microfoni di RGS parlando della sua crescita, del rapporto con Inzaghi, del peso della famiglia e del percorso – non sempre semplice – che lo ha portato a conquistare spazio e fiducia nel Palermo.
«È il mio terzo anno qui, conosco la città e la società»
Vasic parte dalla stagione attuale, segnata da un rendimento personale in crescita:
«È il terzo anno che sono qui, ormai conosco bene le dinamiche della società e della città. Sono contento di questo periodo in cui sto trovando continuità. Con il mister ho un buon rapporto: ha vinto tanto e posso imparare molto da lui».
«Inzaghi ti insegna a gestire le partite»
Dagli studi a bordo campo, l’attaccante riflette sull’impatto del nuovo tecnico:
«La sua esperienza internazionale si sente. Ci trasmette come gestire la pressione e i momenti della gara. Se capisci quando fare certe cose, porti punti».
La trasformazione fisica: «Il mio fisico è un’arma che non tradisce»
Vasic ammette quanto il lavoro sul corpo sia stato decisivo nel suo sviluppo:
«Per il giocatore che sono io, il fisico conta tantissimo. È un’arma che non mi tradisce mai. In questi tre anni ho lavorato tanto, non mi sono mai fermato, nemmeno quando le cose sembravano lontane».
Famiglia e radici: «Dedico tutto ai miei genitori»
Commentando alcune foto della sua infanzia, Vasic si emoziona:
«Sono molto legato alle mie radici. Dedico questo mestiere ai miei genitori: non abbiamo mai avuto niente e loro hanno fatto tanti sacrifici. Mio padre è arrivato in Italia nel ’97 e non mi hanno mai fatto mancare nulla».
Il rapporto speciale con il fratello
Sorridendo, ricorda i litigi di un tempo:
«Da piccoli litigavamo sempre, io esageravo e riuscivo pure a cavarmela… ma ora siamo molto legati. Facciamo tutto insieme, è una fortuna».
Il video dei tifosi: «All’inizio è stato difficile, ma non ho mai perso fiducia»
Nel format viene mostrato a Vasic il montaggio dei commenti dei tifosi, dai più critici ai più entusiasti.
«All’inizio non fa piacere, certo. Ma ho imparato che ci sono cose che non posso controllare. Non sono uno di primo pelo, so che le aspettative ci sono. Però non ho mai dubitato di me. Il mio momento sarebbe arrivato: ora che molti hanno cambiato idea, fa piacere. Io però sono sempre lo stesso».
«Voglio contribuire, da una parte o dall’altra»
Sul gol che ancora manca in campionato, Vasic conclude:
«Arriverà il momento giusto. L’importante è contribuire alla squadra. Alla fine dobbiamo essere tutti contenti».