ULTIM’ORA – “VIOLATO IL REGOLAMENTO UEFA”: esclusi dalla Champions League 2025-2026 | La sentenza è già scritta

Champions League - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Pugno duro dell’UEFA, questa volta non sono ammesse eccezioni.
La partecipazione alla UEFA Champions League è regolata da criteri precisi stabiliti dalla UEFA, che tengono conto delle prestazioni delle squadre nei rispettivi campionati nazionali. In linea generale, le squadre che ottengono i migliori piazzamenti nei campionati di prima divisione accedono alla competizione, con un numero di posti variabile in base al ranking UEFA del paese di appartenenza. Le nazioni ai vertici del ranking, come Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, possono qualificare fino a quattro squadre direttamente alla fase a gironi.
Dal 2024/25 è entrato in vigore un nuovo formato a 36 squadre, che sostituisce la classica fase a gironi con una fase unica a “campionato svizzero”. Ogni squadra disputa otto partite contro avversari differenti e le prime otto classificate accedono direttamente agli ottavi. Le squadre dalla nona alla ventiquattresima posizione si affrontano in uno spareggio per completare il quadro delle 16 qualificate.
Un altro criterio importante è rappresentato dai posti aggiuntivi assegnati in base alle prestazioni collettive dei club di ciascun paese nella stagione europea precedente. Inoltre, i vincitori della Champions League e dell’Europa League ottengono automaticamente un posto nella fase successiva, indipendentemente dalla loro posizione in campionato.
Per essere ammesse, le squadre devono rispettare requisiti finanziari, infrastrutturali e sportivi previsti dalla UEFA. Il Fair Play Finanziario, ad esempio, impone limiti alle spese dei club in relazione ai ricavi, mentre l’iscrizione richiede stadi idonei e licenze UEFA valide.
A rischio esclusione
La sorprendente vittoria in FA Cup contro il Manchester City ha regalato al Crystal Palace la qualificazione all’Europa League, nonostante il 12º posto finale in Premier League. Tuttavia, il club londinese allenato da Oliver Glasner rischia ora l’esclusione dalle competizioni europee. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il problema nasce dalla multiproprietà legata al presidente John Textor, imprenditore statunitense che detiene il 43% delle quote del Palace, ma anche una partecipazione nell’Olympique Lione, anch’esso qualificato alla prossima Europa League.
Le regole UEFA parlano chiaro: due squadre con lo stesso proprietario non possono partecipare alla medesima competizione europea. In più, nel caso in cui solo una delle due possa essere ammessa, la UEFA dà priorità al club che ha ottenuto il miglior piazzamento nel campionato nazionale. Questo escluderebbe non solo l’Europa League per il Crystal Palace, ma anche un’eventuale retrocessione in Conference League.

Incontro con la UEFA
I dirigenti del Crystal Palace incontreranno la UEFA a Nyon per discutere il caso e cercare una soluzione che consenta comunque la partecipazione del club alle coppe. Resta però forte il rischio di un’esclusione formale, che segnerebbe una clamorosa beffa per i tifosi e per l’allenatore Glasner, protagonista di un’annata storica.
In caso di esclusione ufficiale, a beneficiare della situazione potrebbe essere il Brighton. Il club sarebbe pronto a subentrare in Europa League, alimentando ulteriormente la rivalità con il Palace, già accesa dalla contesa territoriale e dai precedenti incroci per la promozione in Premier League.