ULTIM’ORA – “L’ALLENATORE È ESONERATO”: mandato via a 2 partite dalla fine | Chiamato d’urgenza il traghettatore

Panchina - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
La dura vita dell’allenatore: sempre a rischio, anche a due giornate dalla fine della stagione.
La vita di un allenatore è una continua sfida all’equilibrio, un mestiere che oscilla costantemente tra gloria e fallimento. Ogni scelta tattica, ogni formazione schierata, ogni parola detta in conferenza stampa può diventare motivo di critiche feroci o di esaltazione pubblica. A differenza di altri ruoli nel calcio, l’allenatore porta sulle spalle il peso dell’intera squadra, anche quando i problemi affondano le radici in dinamiche societarie o limiti tecnici dei giocatori.
Il margine d’errore è sottilissimo: basta una serie di risultati negativi per far vacillare la fiducia di società e tifosi. Anche chi ha ottenuto successi recenti non è immune dall’ombra dell’esonero, perché nel calcio moderno la memoria è corta e i risultati devono essere immediati. In pochi altri mestieri si passa dall’eroe al colpevole nel giro di una settimana. Una vittoria può portare applausi, ma due sconfitte consecutive possono già essere una condanna.
Questa instabilità rende la vita privata degli allenatori ancora più complicata. Spesso costretti a trasferirsi da una città all’altra, a cambiare ambiente e stile di vita con una rapidità disarmante, si trovano a vivere in bilico, senza certezze né radici. Le famiglie ne risentono, e la pressione costante può logorare anche il carattere più solido.
Nonostante tutto, chi sceglie di fare l’allenatore lo fa per passione. Ma è una passione che si paga cara, in termini di stress, responsabilità e precarietà. Il calcio sa esaltarti, ma altrettanto facilmente può inghiottirti.
Fine dell’avventura
Ralph Hasenhüttl non è più l’allenatore del Wolfsburg. Il club tedesco ha comunicato l’esonero a seguito di una serie negativa di otto partite con soli due punti conquistati, che ha fatto crollare la squadra in classifica. L’interruzione del rapporto è immediata e coinvolge anche i suoi collaboratori più stretti, tra cui Craig Fleming, Patrick Hasenhüttl e altri membri dello staff tecnico.
Per concludere la stagione, la guida tecnica passerà a Daniel Bauer, attuale allenatore dell’Under 19, affiancato da Julian Klamt e Tobias Holm. Dirigeranno le ultime due partite contro Hoffenheim e Borussia Mönchengladbach.

Un ciclo chiuso tra riconoscenza e delusione
Il CEO Peter Christiansen ha riconosciuto il lavoro svolto da Hasenhüttl, ricordando come abbia saputo dare stabilità in un momento delicato della scorsa stagione. Tuttavia, ha sottolineato che i risultati recenti hanno reso necessaria una svolta.
La decisione è stata presa insieme al comitato di sorveglianza, evidenziando la volontà del club di agire per il bene del futuro sportivo. A Hasenhüttl vanno i ringraziamenti e gli auguri per il prosieguo della carriera.