UDINE – Domani alla Dacia Arena l’Udinese affronta il Palermo nei sedicesimi di Coppa Italia. Una sfida che arriva in un momento delicato per i bianconeri, reduci dal pesante ko interno contro il Milan. Come sottolinea Pietro Oleotto su Il Messaggero Veneto – Udine, perdere contro i rossoneri può starci, ma arrendersi senza mai tirare in porta e regalando tre gol fa davvero male.
Il tecnico Kosta Runjaic è finito sul banco degli imputati per scelte difficili da comprendere. «Il concorso di colpa del tedesco è evidente», scrive Pietro Oleotto sul Messaggero Veneto, rimarcando come il modulo e gli interpreti abbiano agevolato il blitz rossonero. In particolare, il caso Ehizibue resta un enigma: cercato invano una sistemazione in estate, è rimasto in rosa e continua a essere titolare nonostante errori pesanti, tra cui quello che ha spianato la strada al vantaggio di Pulisic.
Il 4-4-2 scelto contro il Milan ha bocciato nuovamente Alessandro Zanoli, arrivato dal Napoli per dare nuove soluzioni a destra. «Runjaic ha preferito puntare ancora su Ehizibue», osserva Pietro Oleotto sul Messaggero Veneto, rinviando l’esordio dal primo minuto di un giocatore su cui la società aveva investito. A restare fuori dall’undici anti-Diavolo anche gli altri nuovi acquisti: Piotrowski, Buksa, Zaniolo, Miller, Bertola e Goglichidze.
Il paradosso, evidenzia ancora Pietro Oleotto su Il Messaggero Veneto, è che la formazione iniziale contro il Milan somigliava a quella della scorsa stagione, con poche novità e l’ennesima chance a elementi già bocciati dal campo. Un copione che ha prodotto il peggior risultato possibile: zero punti e la sensazione di aver concesso troppo.
Ora l’Udinese deve reagire subito, a partire dal match contro il Palermo. «Serve coraggio e un cambio di passo per ritrovare fiducia», scrive Pietro Oleotto sul Messaggero Veneto. La sfida di Coppa Italia rappresenta il banco di prova ideale per cancellare la brutta figura con il Milan e dimostrare di poter ancora alzare l’asticella.