Il Monza cambia bandiera. Come riporta Diego Marturano su Tuttosport, da domani il club brianzolo passerà ufficialmente sotto il controllo del fondo americano Beckett Layne Ventures, guidato dal manager Brandon Berger. Con il closing, l’operazione segnerà la fine del percorso della famiglia Berlusconi nel calcio, iniziato nel 1986 con il Milan e proseguito dal 2018 con il Monza, portato per la prima volta in Serie A dopo oltre un secolo di storia.
I dettagli dell’operazione
Secondo Tuttosport, l’accordo prevede che dopo il “signing” di inizio luglio, con l’acquisizione del 10% delle quote per 3 milioni di euro, domani il fondo statunitense salirà all’80% con un ulteriore versamento di 21 milioni. La posizione di Fininvest verrà completamente chiusa entro giugno 2026. Intanto, il Municipio di Monza ha già confermato il cambio di controllante per la gestione di stadio e centro sportivo.
Governance e prospettive
Marturano sottolinea sulle colonne di Tuttosport che il nuovo assetto societario vedrà Brandon Berger possibile presidente e Mauro Baldissoni in qualità di amministratore delegato. È stato inoltre costituito un veicolo economico italiano registrato alla Banca d’Italia per fungere da cassaforte del fondo, come previsto in operazioni di questo tipo. La copertura finanziaria arriva da un istituto di credito statunitense.
Obiettivi e connessioni strategiche
Nei piani degli americani, spiega ancora la Gazzetta dello Sport, esiste una forte interconnessione con il Gran Premio di Formula 1 e con l’autodromo cittadino, simbolo della Brianza. Il fondo lavora come tale, cercando investitori ma non soci, almeno per ora. L’obiettivo sportivo, però, resta chiaro: riportare il Monza in Serie A e dare così valore reale all’investimento.