Intervistato da La Voce di Mantova, Attilio Tesser, uno degli allenatori più vincenti del calcio professionistico italiano, ha analizzato la Serie B dopo le prime sette giornate. Quattro promozioni all’attivo — tre dalla C alla B e una in Serie A — e un’infinità di salvezze dal sapore di impresa, come quella dello scorso anno con la Triestina, Tesser conosce bene la categoria: l’ha vissuta per dodici stagioni.
«È presto per tracciare bilanci — ha spiegato Tesser a La Voce di Mantova — ma alla vigilia avevo indicato Palermo e Venezia come favorite, e i fatti stanno confermando le mie impressioni». Il tecnico, però, non si mostra sorpreso dal Modena capolista: «Conosco bene la piazza, ha un progetto solido e giocatori con mentalità vincente come Zampano e Zanimacchia. I canarini lotteranno per la promozione fino alla fine».
Sulla grande delusione di questo avvio, lo Spezia, Tesser mantiene equilibrio: «Mi aspettavo facesse meglio, ma risalirà. D’Angelo è un allenatore capace e la società fa bene a dargli fiducia. La B è un campionato lunghissimo: se non si perde troppo tempo, si può rimettere tutto a posto».
Tra le sorprese, il tecnico friulano cita l’Avellino: «Sta facendo un ottimo percorso da neopromossa. Anche il Padova mi piace molto». Poi, una riflessione sulla stabilità delle panchine: «Zero esoneri dopo sette giornate non accadeva da trent’anni. Mi piace pensare che sia un segnale di fiducia nei progetti tecnici, non solo una questione economica. La sosta serve a correggere, non a cambiare».
Tesser ha parlato anche del Mantova, squadra della sua breve esperienza nella stagione 2007-08: «Mi fa piacere vedere che hanno proseguito con Possanzini. È un allenatore che valorizza i giovani e trasmette entusiasmo. L’anno scorso ha fatto un grande lavoro, dominando in Lega Pro. Anche quest’anno può riprendersi».
Ricordando la propria avventura in biancorosso, Tesser conserva qualche rimpianto: «Ero stato esonerato quando eravamo sesti o settimi, e la squadra chiuse decima. Nessun miglioramento, anzi. Peccato, perché dopo un periodo difficile avevamo trovato equilibrio e vinto cinque partite di fila».
Alla ripresa, il calendario propone Mantova–Sudtirol, sfida dal sapore particolare per Tesser, doppio ex: «Con il Sudtirol affrontai il Mantova in semifinale playoff nel 2003. Ricordo che ci dimenticammo di prenotare l’albergo (ride). Ne trovammo uno al volo lungo la strada e vincemmo il turno».
Infine, un pensiero sulla sua carriera e sul futuro: «Il mio capolavoro resta il biennio di Novara, con la doppia promozione dalla C alla A. Ma ricordo con orgoglio anche la Cremonese del 2017, il Pordenone del 2019, il Modena del 2022 e la salvezza miracolosa con la Triestina. Se oggi non alleno, non saprei dire il perché. Le motivazioni e la passione sono sempre le stesse. Se arriverà un’occasione, sarò pronto».