Tedino in sala stampa: «A Parma sarà difficile, questa squadra non è malata»

Alla vigilia della delicatissima trasferta contro il Parma, sfida valida per la 29^ giornata del campionato di serie B, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Palermo, Bruno Tedino. L’ex Pordenone si è soffermato sugli arrivi del ds Valoti, il preparatore Claudio Bordon e del mental coach Andrea Cannavacciuolo

LUPO: «In questo momento dobbiamo essere concentrati per la partita di domani, la nostra attenzione e rivolta al Parma. Volevo comunque spendere delle parole importanti per Lupo, con me ha svolto un lavoro importante. Ha grandissime qualità ed è competente. Ma non sta a me commentare le scelte di Zamparini. Dopo aver salutato Fabio l’altra sera, ho capito che anche lui ha a cuore le sorti di questa squadra anche se dall’esterno farà il tifo per il Palermo».

VALOTI: «L’ho conosciuto un po’ di tempo fa. In questi giorni ci siamo confrontati, un confronto che deve essere positivo per il Palermo. Bordon e Cannavacciuolo servono per colmare delle lacune. Bordon con la sua esperienza può fare una grossa mano ad un ambiente che ha bisogno di qualcosa per raggiungere l’obiettivo. Il nostro percorso fin qui è stato buono. Non mi sento solo, mi sento una persona forte che può dire cosa pensa dal punto di vista del gioco. Ho conosciuto il mental coach, non è un azzeccagarbugli. Io credo che se le persone hanno un obiettivo e una mansione si vince con il gruppo. Non è che io non so motivare i giocatori, il direttore ha voluto inserire questa figura per darci una mano».

ESPERIENZA: «L’allenatore è un mestiere particolare. Io è il primo anno che faccio la B, ma voglio pensare da me. Sotto l’aspetto tecnico sono io che decido. Sono felice che siano arrivate queste tre persone. Spero che la loro verifica mostri che stiamo lavorando bene. Il calcio vive di incognite, ma noi riteniamo di essere un buono staff che ha organizzato tutto al meglio».

PARMA: «Tutti vogliono la continuità di rendimento. Mancano 14 gare, vogliamo fare una grande prestazione e trovare un risultato. Non sarà semplice né per noi né per loro. Questo scorcio finale di campionato dobbiamo pensare gara dopo gara, cercando di sfruttare le lacune degli avversari».

VITTORIA ASCOLI: «Per me anche a Perugia abbiamo fatto una buona gara e con il Foggia un’ottima ora. Meritavamo qualcosa in più, anche se avessimo fatto 2 punti in più sarebbero stati pesanti. Questa squadra solo ad Empoli abbiamo fatto una gare brutta dal punto di vista mentale. Questa squadra non è malata e non lo è mai stata. Vincere contro l’Ascoli in quel modo è servito. Io di solito non esulto ma nell’1-1 ho visto in tv che esultavo in mezzo al campo come un ebete. Noi abbiamo avuto equilibrio e lo abbiamo dimostrato con i risultati. La vittoria con l’Ascoli deve darci uno slancio».

RAJKOVIC: «Siamo dispiaciuti per l’infortunio di Rajkovic, con lui Struna e Bellusci pensavamo di aver trovato una linea difensiva forte. Questa perdita è pesante anche per l’uomo. Lui ha dimostrato di essere ancora un calciatore forte».

MODULO: «Con l’Ascoli abbiamo sofferto il loro palleggio, con clemenza che era il vertice alto del loro centrocampo. Sapevamo che era un rischio. Se giochiamo con più punte ed un trequartista è normale che rischi, ma in questo momento devo sfruttare gente che sta bene come La Gumina e Moreo. Dobbiamo anche pensare che gli avversari non sono degli sprovveduti».

TUTOR: «Non sono scelte che spettano a me. Sono convinto di quello che faccio. Sono un libro aperto per tutti. Io non ho mai avuto nessun tipo di segnale che faccia pensare a questo. Io sono realista e penso giorno dopo giorno e devo essere bravo a trovare delle soluzioni. A fine primo tempo con l’Ascoli si sarebbe smontato anche un elefante, ma i ragazzi si sono dimostrati pronti a fare qualcosa di importante. Queste voci non mi toccano, io do il massimo. Se questo non basta è un’altra cosa. Siccome la squadra mi segue, io in questo momento sono sereno. Stiamo lavorando bene per cercare di migliorare sempre più».

ANCORA SUL PARMA: «È una squadra che davanti ha Ciciretti, Baraye, Insigne, Da Cruz, Ceravolo, Calaiò e tanti altri. Sono imprevedibili, una squadra costruita per vincere. Per noi sarà difficile. Loro giocano 4-3-3 o 3-4-3, hanno un’organizzazione importante nelle due fasi»

LA GUMINA E RAJKOVIC: «La Gumina sta bene. È un ragazzo che a Perugia ha fatto una partita dispendiosa. Con l’Ascoli ha fatto bene. È un ragazzo che è migliorato molto, ci dà soddisfazioni. Per quanto riguarda Rajkovic dopo Perugia è uscito per crampi, a Vercelli non lo abbiamo fatto giocare Perché c’era il sintetico. Con l’Ascoli sostituirlo prima? Poteva succedere anche se avesse sceso uno scalino».

MOREO: «Lui soffre a livello pubalgico, ha un’infiammazione. Stiamo pensando se metterlo in campo titolare o no. Non possiamo giocare in 14. Abbiamo La Gumina che sta bene, Trajkovski è un giocatore importante».

ESULTANZE: «Nestorovski ha chiuso la partita e si è liberato, non è stata un’esultanza polemica. Abbiamo liberato la tensione che avevamo dentro. La cosa importante è che i giocatori si siano abbracciati tra loro. In settimana si è parlato di spogliatoio rotto, ma non è affatto vero. Tutti vogliono vincere, l’abbraccio tra Nestorovski e Rispoli testimonia questo. Se facciamo male non è causa del rapporto tra i ragazzi».

CORONADO: «Io avevo una sensazione di lui che fosse uno imprevedibile per tutte le squadre. Quando ci difendiamo lui è molto intelligente. L’unica cosa che deve migliorare e la comprensione del gioco, nello sveltire la manovra. È un giocatore positivo, qualitativo che è difficile non stimarlo. Per noi è fondamentale. Igor c’è rimasto male dopo la cretinata dell’espulsione, ci ha messi in difficoltà e lui lo sa».

SPOGLIATOIO: «Domani sarebbe bello fare quello che abbiamo fatto a Bari, una prestazione matura. Noi lo speriamo tutti abbiamo voglia di farlo. Se non avessimo avuto lo spirito non potevamo ribaltare la gara di Ascoli. Non eravamo dei fenomeni e non siamo diventati bidoni. Sostituto Rajkovic? Accardi, Rolando e Szyminski sono in lizza per due posti».

Published by
Massimiliano Radicini