“Stagione fallimentare”: Furlani durissimo | “Errori da correggere”, e suona come l’epitaffio sulla panchina: Milan, sarà repulisti

Furlani - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
La sconfitta in finale di Coppa Italia completa una stagione disastrosa e mette nei guai il Milan.
La sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Bologna ha chiuso nel peggiore dei modi una stagione disastrosa per il Milan. Fuori dalla lotta scudetto, lontano dalla zona Champions in campionato ed eliminato prematuramente dal Feyenoord in Europa, i rossoneri si aggrappano solo al successo nella Supercoppa Italiana come magra consolazione. L’ennesimo fallimento stagionale avrà conseguenze economiche pesanti, costringendo RedBird e Gerry Cardinale a scegliere tra un rilancio coraggioso o un ridimensionamento sul mercato.
Il confronto con il Napoli è inevitabile: dopo una stagione deludente, De Laurentiis ha investito 150 milioni affidando la squadra ad Antonio Conte, senza attendere cessioni per finanziare il mercato. Una mossa audace che ha già riportato i partenopei in Champions League. Il Milan, al contrario, ha sempre legato gli investimenti ai ricavi, ma i risultati dimostrano che un cambio di rotta è necessario. Serve un atto di coraggio: investire anche senza garanzie immediate.
Dal giugno 2023, il Milan ha rinunciato a un direttore tecnico tradizionale, optando per un’organizzazione collegiale che ha mostrato tutti i suoi limiti. L’addio di Maldini e Massara ha lasciato un vuoto evidente, e i risultati negativi certificano il fallimento del nuovo modello dirigenziale, privo di una guida tecnica forte e riconosciuta.
Nonostante i segnali di apertura verso la ricerca di un nuovo direttore sportivo, la lentezza nelle decisioni e la confusione sui profili valutati fanno pensare che non si sia ancora capita la reale urgenza del problema. Senza una svolta chiara a livello gestionale, anche il prossimo mercato rischia di essere disorientato e inefficace.
Furlani ammette il fallimento
Qualcosa cambierà nel Milan, anche se non è ancora chiaro se si tratterà di semplici aggiustamenti o di una ristrutturazione profonda. Le parole dell’amministratore delegato Giorgio Furlani, pronunciate dopo la sconfitta contro il Bologna in Coppa Italia, lasciano pochi dubbi sullo stato d’animo in società: sguardo perso e tono provato, ha ammesso che la stagione è stata fallimentare, nonostante la vittoria della Supercoppa.
Furlani ha riconosciuto che il Milan è rimasto lontano dagli obiettivi prefissati e ha espresso solidarietà verso i tifosi, delusi da una squadra che non è riuscita a competere ad alti livelli. Ha sottolineato la necessità di correggere gli errori per tornare ad essere competitivi, ma ha rimandato ogni decisione concreta a dopo le ultime due partite di campionato, quando ci sarà più lucidità per riflettere sul futuro.

Decisioni rinviate, ma inevitabili
Alla domanda su eventuali rivoluzioni in rosa, l’a.d. ha evitato risposte definitive, segno che il clima interno è ancora troppo caldo per scelte drastiche. La sensazione, però, è che tutto sia in discussione, compreso il mercato e la posizione di alcuni giocatori chiave.
Il momento delle decisioni forti sembra vicino, ma al contempo congelato dalla delusione del presente. L’intervento del vertice dirigenziale indica che la consapevolezza del fallimento c’è, e ora serviranno coraggio, chiarezza e visione per rilanciare il progetto rossonero.