“Squalifica pesantissima”: terremoto in Serie A, accuse durissime, la FIGC apre l’inchiesta I Il club si schiera pretende giustizia

Gravina - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Una decisione che potrebbe cambiare molte cose.
Nel mondo del calcio, l’intensità emotiva è una costante. La pressione della competizione, l’importanza del risultato e le provocazioni degli avversari possono spingere anche i giocatori più esperti al limite del controllo. In certi momenti, la rabbia prende il sopravvento e si traduce in gesti impulsivi che nulla hanno a che vedere con lo spirito sportivo.
Questi scatti d’ira possono manifestarsi in modi diversi: un fallo violento, una reazione contro l’arbitro, una lite con un avversario o addirittura un comportamento antisportivo nei confronti del pubblico. Quando ciò accade, inevitabilmente arrivano le sanzioni: ammonizioni, espulsioni e spesso squalifiche anche pesanti che possono compromettere non solo l’immagine del calciatore, ma anche le sorti della squadra.
Molte volte, a mente fredda, gli stessi protagonisti si pentono. Le scuse pubbliche, i messaggi sui social o le interviste in cui riconoscono l’errore fanno parte del copione che segue queste situazioni. Ma il danno è fatto, e il gesto rimane nella memoria di tifosi e osservatori come un’ombra sul percorso del giocatore.
È per questo che club e staff tecnici lavorano sempre più sull’aspetto mentale degli atleti, affiancando agli allenamenti fisici anche supporti psicologici. L’obiettivo è imparare a gestire le emozioni nei momenti critici, trasformando la rabbia in energia positiva e mantenendo la lucidità anche nelle situazioni più tese. Perché nel calcio, il controllo è spesso la chiave per vincere.
Rissa nel post-partita
Il post-gara di Fiorentina-Roma Primavera si è trasformato in un vero putiferio, con possibili conseguenze gravi sul piano disciplinare. A scatenare la tensione è stata la presenza negli spogliatoi di Nicolò Zaniolo, ex giallorosso e ora giocatore della Fiorentina, non autorizzato a trovarsi in quella zona. Secondo le prime ricostruzioni, il calciatore sarebbe sceso dalla tribuna per congratularsi con alcuni ragazzi viola, ma avrebbe reagito con un pugno a delle provocazioni da parte di alcuni tesserati della Roma, generando una rissa.
L’allenatore della Fiorentina, Daniele Galloppa, ha definito quanto accaduto “scene pietose”, mentre la Roma ha condannato l’episodio parlando di un comportamento provocatorio da parte di Zaniolo. Due giovani della squadra di Falsini sarebbero stati colpiti fisicamente. Lo stesso Zaniolo ha risposto affermando di essere stato insultato per primo e di essersi allontanato proprio per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.

Indagine della procura federale e possibili sanzioni
L’arbitro non ha inserito l’episodio nel referto, poiché accaduto fuori dal terreno di gioco. Tuttavia, gli ispettori della procura federale, presenti a Trigoria, hanno prontamente segnalato il fatto. L’ufficio di Giuseppe Chiné ha così aperto un’indagine per far luce sull’accaduto.
Nelle prossime ore saranno ascoltati i tesserati coinvolti. L’iter potrebbe portare a deferimenti, sanzioni e anche a squalifiche. Un episodio spiacevole che getta un’ombra sul calcio giovanile e che rischia di lasciare strascichi pesanti anche a livello istituzionale.