SERIE B

Spezia, Donadoni si presenta: «Riparto con entusiasmo. Serve unità, lavoro e la forza di divertirsi»

È iniziata ufficialmente l’avventura di Roberto Donadoni sulla panchina dello Spezia. Cinque anni dopo l’ultima esperienza da allenatore, l’ex CT della Nazionale torna in campo con entusiasmo e realismo. La presentazione si è tenuta al “Picco”, con al suo fianco il presidente Charlie Stillitano, che ha introdotto il nuovo tecnico con parole di fiducia e riconoscenza:
«Siamo qui per dare il benvenuto a Roberto Donadoni. Prima, però, voglio ringraziare Luca D’Angelo, un grande allenatore e una persona migliore. È nella storia dello Spezia e farà sempre parte della nostra famiglia. Capisco la delusione dei tifosi, ma questa città merita una classifica migliore. Donadoni è l’uomo giusto per restituire entusiasmo».

Il dirigente americano ha spiegato come la scelta dell’ex tecnico di Bologna e Parma sia stata mirata: «Lo abbiamo scelto tra altri candidati, non perché siamo amici, ma perché ho visto nei suoi occhi la voglia di intraprendere questa avventura. Lo Spezia è una società strutturata e Donadoni rappresenta la determinazione che serve».

Poi la parola è passata al nuovo allenatore, visibilmente emozionato:
«Ringrazio il presidente. L’amicizia che ci lega risale ai tempi in cui giocavo a New York, ma lavoro e affetti sono due cose diverse. Ho accettato con entusiasmo questa opportunità: è vero, sono stato fermo per un po’, ma la “ruggine” è sparita dopo due giorni di allenamento. Quando stai in campo con ragazzi che hanno voglia ed entusiasmo, tutto torna naturale».

Sulla scelta di ripartire da una piazza complicata ma ambiziosa, Donadoni è stato chiaro:
«Non cerco scorciatoie. Lo Spezia mi rappresenta, ha una struttura solida e tanta voglia di risalire. Parlare di salvezza o playoff ora non ha senso: voglio parlare di calcio, di lavoro e di crescita. Dobbiamo ritrovare la convinzione, curare ogni dettaglio e trasmettere entusiasmo ai tifosi. Spezia ha un pubblico caldo, e sarà fondamentale sentirlo vicino».

L’ex CT azzurro ha sottolineato anche l’importanza di un approccio umano al gruppo:
«Non mi sento particolarmente coraggioso, credo solo nei valori che mi hanno trasmesso i miei genitori: rispetto, impegno e umiltà. Ho uno staff di valore e una dirigenza con idee chiare. Se uniremo queste componenti, potremo presto parlare di una realtà diversa».

Sui primi giorni di lavoro, Donadoni non si è nascosto: «Sono stati due allenamenti intensi, con ottima partecipazione. Devo ancora conoscere bene i giocatori, ma ho già percepito disponibilità e voglia di fare. Servono equilibrio e pazienza, ma anche determinazione. Chi sbaglia provandoci avrà sempre il mio sostegno».

Capitolo tattica: «Dopo due giorni non posso stravolgere nulla. Bisogna partire dalle caratteristiche dei calciatori e costruire su quelle. Meno riferimenti diamo agli avversari, più vantaggi possiamo avere».

Il tecnico si è poi soffermato sull’aspetto mentale e sul ruolo del gruppo: «Lo scorso anno lo Spezia ha fatto un ottimo campionato, e molti di quei protagonisti sono ancora qui. Dobbiamo capire perché qualcosa si è perso e ritrovare certezze. L’aspetto mentale è decisivo: serve fiducia per risalire la china».

Infine, una battuta sul ritorno in panchina e sul rapporto con Stillitano:
«Quando ci siamo guardati negli occhi, ho capito subito che questa era la scelta giusta. Non ho mai pensato che la mia carriera fosse finita. Sono sempre rimasto aggiornato e vicino al campo. Ripartiamo con umiltà, ma con la consapevolezza di poter dare tanto».

Roberto Donadoni chiude con una promessa: «Sarà un percorso lungo, ma voglio che questa squadra ritrovi la voglia di divertirsi. Solo così potremo tornare ad essere competitivi e restituire orgoglio alla nostra gente».

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Redazione Ilovepalermocalcio