Forse è presto, alla quarta giornata, per parlare di crocevia stagionale, ma i segnali sono chiari. Lo Spezia deve abbandonare i ricordi del passato e comprendere che la stagione sarà complicata se non arriveranno cambiamenti in fase offensiva. Come scrive Federico Gennarelli sul Corriere dello Sport, gli aquilotti hanno smarrito quella capacità di affidarsi al colpo del singolo o alla compattezza del gruppo: ora serve un ritorno alla concretezza.
Merito invece alla Juve Stabia, che ha interpretato al meglio la sfida. «Abbiamo le carte per vincere», aveva dichiarato Abate alla vigilia, e le sue parole – ricorda ancora Federico Gennarelli sul Corriere dello Sport – si sono rivelate profetiche. Le Vespe hanno giocato con aggressività e intelligenza, guidate dall’esperienza di Maistro e Gabrielloni, capaci di mettere subito in difficoltà i piani di D’Angelo.
Il match si è acceso immediatamente: dopo pochi secondi Correia, su assist di Gabrielloni, ha battuto Mascardi. Al 19’ è arrivato il raddoppio con Carissoni, abile a capitalizzare un corner battuto da Maistro. Nella ripresa lo Spezia ha provato a riaprirla con Soleri, autore di un colpo di testa vincente al 58’. Ma appena due minuti dopo Candellone ha chiuso i giochi firmando il 3-1 definitivo. Nel finale la traversa di Burnete ha negato un gol che avrebbe reso meno amara la sconfitta.
Secondo l’analisi di Federico Gennarelli sul Corriere dello Sport, lo Spezia deve ora affrontare un calendario proibitivo: Venezia e Reggiana in trasferta, poi la corazzata Palermo prima della sosta, senza dimenticare la Coppa Italia. Il pubblico del “Picco” chiede risposte immediate.
La Juve Stabia, invece, ha mandato un messaggio forte: se manterrà lo stesso spirito visto al Picco, come sottolinea ancora Gennarelli sul Corriere dello Sport, potrà ambire a traguardi importanti. Catanzaro, Mantova e Carrarese saranno i prossimi banchi di prova per testare le reali ambizioni delle Vespe.