Sinner, attacco in diretta senza precedenti: “MI STA SULLE PA…E” | Si è fatto un nuovo nemico

Sinner - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
In un modo o nell’altro, Sinner è sempre al centro della polemica.
Jannik Sinner, pur mantenendo fuori dal campo un profilo educato e riservato, in campo si è fatto diversi “nemici sportivi”, complici il suo temperamento competitivo, la sua crescita vertiginosa e una freddezza che spesso infastidisce gli avversari. Non è uno che cerca sguardi o sorrisi a fine set: combatte in silenzio, e questo atteggiamento, talvolta, viene percepito come distacco o arroganza.
Tra match infuocati e dichiarazioni a mezza bocca, alcuni colleghi hanno manifestato irritazione per il suo stile glaciale, per la sua tendenza a non esultare mai troppo né a lasciarsi andare. Giocatori abituati a un certo “rituale” di rispetto reciproco lo vedono come un elemento fuori dagli schemi. Non ha mai fatto proclami, ma spesso la sua superiorità ha avuto un impatto psicologico notevole sugli altri tennisti.
Anche l’opinione pubblica si è divisa: da un lato c’è chi lo adora per la sua eleganza e compostezza, esempio moderno di atleta che lascia parlare solo il campo. Dall’altro, qualcuno lo percepisce freddo, quasi robotico, incapace di trasmettere emozioni vere. Le stesse caratteristiche che per molti sono sinonimo di classe, per altri risultano spigolose e distanti.
Nonostante tutto, Sinner non sembra voler cambiare. Resta fedele a se stesso, costruendo la propria carriera passo dopo passo, lasciando che siano i risultati a parlare. E nel farlo, sta riscrivendo le regole dell’empatia sportiva: anche la freddezza, se sincera, può conquistare.
Sinner ovunque: il rischio dell’inflazione d’immagine
Jannik Sinner è diventato protagonista non solo in campo ma anche fuori, dove la sua immagine campeggia in una moltitudine di spot pubblicitari. A sollevare una riflessione critica è Andrea Scanzi sulle colonne del Fatto Quotidiano, che prima difende il tennista dalle “castronerie” dei nuovi tifosi calcistici approdati al tennis, ma poi ne evidenzia la “bulimia pubblicitaria”.
Secondo Scanzi, Sinner è ormai il volto di tutto: «Se ha un difetto, è questa bulimia odiosissima – non so se sua o di chi lo gestisce – che lo porta a fare il testimonial di ottomila pubblicità». Un’esposizione che, secondo il giornalista, finisce per renderlo sempre meno simpatico: «Più si inflaziona e più sta sulle palle».

L’incidente musicale e il consiglio finale
La goccia che ha fatto traboccare il vaso? La discussa collaborazione con Andrea Bocelli in una canzone che ha fatto storcere parecchi nasi. Per Scanzi, il brano è un vero disastro artistico: «Di una bruttezza straziante, il video sembra una scena tagliata (giustamente) di Boris. Il contributo di Sinner? Qualche frase motivazionale letta (male) in inglese».
Nell’editoriale pubblicato sul Fatto Quotidiano, Scanzi conclude con un consiglio sincero: «Jannik, sei un fenomeno e una persona pulita. Cerca di volerti più bene e di selezionare meglio le tue incursioni extra-tennistiche». Un monito che, più che una critica, suona come un invito alla tutela di un’immagine tanto potente quanto delicata.