Nel suo approfondimento per il Corriere dello Sport, Tullio Calzone descrive con lucidità la natura spietata e affascinante della Serie B, dove sofferenza e resilienza diventano la chiave di ogni vittoria. Fabio Caserta lo sa bene: dopo la preziosa affermazione sul Cesena, che vale oro per la classifica, il tecnico calabrese non si concede neppure un sorriso disteso. La sua squadra ha ritrovato compattezza, ma la lotta nella cadetteria non consente distrazioni.
Come sottolinea ancora Tullio Calzone sulle colonne del Corriere dello Sport, il Bari resta un enigma. Le parole di Michele Mignani — «Prima o poi il Bari andrà in A» — risuonano tra malinconia e speranza. Il “San Nicola”, un tempo un’“Astronave” gremita di entusiasmo, oggi fatica a riaccendersi. Eppure, l’ex tecnico biancorosso conosce bene il potere di uno stadio vivo: quello che può trascinare una squadra oltre i propri limiti.
Nel suo articolo sul Corriere dello Sport, Calzone pone l’accento su un altro aspetto decisivo: la continuità. È l’unica arma per restare a galla in un torneo così livellato, dove ogni errore si paga caro. Il Catanzaro ne è la prova lampante: tre vittorie di fila — contro Palermo, Mantova e Venezia — hanno trasformato la squadra di Aquilani da delusa a protagonista, riportandola in zona playoff.
E la resilienza, racconta ancora Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, si estende anche al Mantova. Il nuovo direttore sportivo Leandro Rinaudo, arrivato tra mille pressioni, ha scelto di confermare Possanzini nonostante le critiche. Una decisione coraggiosa, subito ripagata dal blitz contro la Sampdoria. Forse non risolve tutto, ma apre una strada diversa. Una strada fatta di fiducia, lavoro e — come direbbe Calzone — «quel pizzico di sofferenza che in Serie B non guasta mai».