SERIE B

Palermo, un campionato senza padroni: il 2026 promette battaglie infinite

L’anno che verrà promette battaglie infinite e nuove emozioni, in un campionato che continua a non avere padroni assoluti e che proprio per questo alimenta incertezze, idee vincenti e passioni diffuse. Lo racconta Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, analizzando una Serie B che resta un autentico rompicapo, aperto in testa come in coda.

È da vero batticuore la serata del Renzo Barbera, non soltanto per la vittoria del Palermo, ma soprattutto per l’addio di Matteo Brunori, salutato come si addice a un capitano. Portato in trionfo dai compagni e osannato da oltre 30mila tifosi, l’attaccante si prepara a una nuova avventura con la Sampdoria, dove andrà a spingere un club che non può accontentarsi della sola salvezza. Come sottolinea ancora Tullio Calzone del Corriere dello Sport, Brunori lascia Palermo dopo aver contribuito a ricostruire un futuro rosanero, accettando sfide non sempre da Serie A.

Il Palermo, intanto, continua a essere protagonista di una stagione di vertice che in molti avevano forse dato troppo presto per scontata. Una convinzione che non appartiene neppure a Filippo Inzaghi, specialista in promozioni, ben consapevole di una concorrenza feroce. Davanti c’è il Frosinone battistrada, alle spalle un Monza capace di ribaltare gerarchie e un Venezia guidato da Stroppa, altro tecnico abituato a queste pressioni. Secondo Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, la corsa resta apertissima.

In questo scenario, la passione rappresenta una variabile tutt’altro che secondaria. Il Barbera è diventato un’arma letale, ma non è un caso isolato: i numeri parlano di un record stagionale con 128.500 spettatori complessivi, segnale evidente di un format che funziona e che può incidere sugli equilibri. Un fattore emotivo e ambientale che, come osserva Tullio Calzone del Corriere dello Sport, potrebbe rivelarsi influente nel dirimere il rompicapo della stagione.

Lo scenario resta fluido anche altrove. Alvini ripartirà dal Catanzaro costruito da Aquilani prima di incrociare il Monza in uno scontro diretto che potrebbe offrire opportunità a chi insegue. Con sei squadre racchiuse in sette punti nella zona promozione diretta/playoff, ogni errore rischia di cambiare radicalmente lo scenario. Eppure, ammonisce Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, non è ancora tempo di bilanci: la sosta interrompe il cammino alla fine del girone d’andata, ma non consegna verdetti.

Anche la zona salvezza resta incandescente. Le vittorie di Spezia e Sampdoria hanno riacceso la corsa, con nove squadre in sette punti e un futuro tutto da scrivere. Chi non può permettersi passi falsi è il Bari, ancora in difficoltà dall’arrivo di Vivarini in panchina. Per tutti, in alto come in basso, la parola chiave è una sola: mercato, la vera variabile dirimente della stagione, più di qualsiasi palliativo.

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Redazione Ilovepalermocalcio