Firmato da Leondino Pescatore e Antonio Guido per il Corriere dello Sport, il racconto della sfida tra Juve Stabia e Bari assume i contorni di un crocevia stagionale. Il quotidiano romano, attraverso l’analisi dei due inviati, sottolinea come l’appuntamento odierno rappresenti molto più di un semplice recupero della gara rinviata: è il primo passo della nuova era americana.
Come ricordato da Pescatore sul Corriere dello Sport, la Juve Stabia inaugura ufficialmente la gestione statunitense dopo la completa acquisizione del club da parte di Brera Holdings (oggi Solmate), che ha rilevato il 48% rimanente mettendo fine ai sette anni di presidenza Langella. La società, ora interamente a stelle e strisce e forte di una ricapitalizzazione di 2 milioni, vuole presentarsi con un successo “all’americana”, contro un Bari che fuori casa non vince da nove mesi.
Nell’analisi del Corriere dello Sport, Abate mantiene la barra dritta nonostante l’entusiasmo: «È il peggior avversario possibile in questo momento», avverte il tecnico, ricordando come la squadra biancorossa — reduce dalla pesante caduta di Empoli — arriverà ferita e in cerca di riscatto. L’allenatore stabiese chiama a raccolta il pubblico: l’orario è scomodo, il giorno feriale pure, ma la spinta dei tifosi può fare la differenza. In attacco confermati Candellone e Gabrielloni, mentre in difesa torna Ruggero.
Sul fronte opposto, il Corriere dello Sport, attraverso il pezzo firmato da Antonio Guido, racconta il ritorno di Vincenzo Vivarini sulla panchina del Bari dopo cinque anni. Il tecnico, accolto dall’entusiasmo ferito del popolo biancorosso, è netto: «Al richiamo del Bari non si dice no». Il quotidiano sottolinea come Vivarini abbia individuato subito le criticità, soprattutto quelle concatenate nella fase di non possesso.
Guido ricorda, sulle colonne del Corriere dello Sport, che il Bari dovrà ripartire dalla mezz’ora iniziale di Empoli, l’unico segmento convincente di una gara poi sfuggita di mano: «Ci sono problemi tattici e mentali, ma voglio riportare entusiasmo: è la benzina della squadra». Il tecnico non tocca ancora la fase di possesso, ma ammette che servirà una trasformazione graduale: ogni modulo ha equilibri fragili e cambiarli troppo potrebbe complicare la ripartenza.
Il Corriere dello Sport, citando ancora Guido, chiude con la necessità di realismo: Vivarini chiede tempo, collaborazione e un ambiente che sostenga la squadra per raddrizzare la stagione. La priorità è il presente, non il mercato.