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Serie A: Milan, gli americani di Redbird a un passo dall’acquisto per 1,3 miliardi

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul futuro societario del Milan.

La proprietà del Milan pare destinata a restare una storia americana: il sorpasso di RedBird, il fondo che già ha esperienza nell’intrattenimento sportivo, pare ormai realizzato. Il testa a testa con gli arabi di Investcorp, con sede in Bahrain, è completo: non c’è nulla di scontato in questa lunga contesa, ma la svolta è vicina, e pare anche la firma. Il closing è atteso nelle prossime settimane, dopo la fine del campionato, ma gli americani sono andati avanti sempre più decisi negli ultimi termini, mentre la trattativa con Investcorp si è definitivamente interrotta. Il Milan resterà in mani americane e il management, almeno nei primi tempi, potrebbe restare inalterato.

La proposta di RedBird è migliore di quella avanzata dagli uomini d’affari mediorientali: arriverebbe a un miliardo e 300 milioni di euro e potrebbe salire ancora. Non tanto in relazione al possibile successo in campionato, che potrebbe sì aumentare il valore del club, ma non in maniera decisiva, almeno nei primi tempi. Più importanti sarebbero progetti come il nuovo stadio del quale si tornerà a parlare nei prossimi giorni, a stagione conclusa: intanto il Comune ha affidato il dibattito pubblico a Avventura Urbana srl e Andrea Pillon, e il dibattito sarà uno snodo fondamentale in un cammino lunghissimo. Poi ci sono altri fattori di guadagno nel tempo che potrebbero essere valutati per ritoccare ancora l’offerta. E il fondo Elliott potrebbe restare sì, non con un finanziamento ma soltanto con un piccolo investimento, a dimostrazione della volontà di mantenere un minimo di continuità.

Gran finale Del resto la famiglia Singer ha già dimostrato il suo attaccamento a un club che non aveva acquistato direttamente, ma al quale Gordon Singer e il padre Paul, fondatore di Elliott, si sono interessati e poi anche affezionati. Gordon è stato più volte a San Siro, a fianco dell’a.d. Ivan Gazidis, di Maldini e Massara, e per l’ultima partita della stagione è possibile che si presenti anche a Reggio Emilia. Stavolta con lui potrebbe esserci anche il padre. Ma se i Singer sbarcano in Italia non è certo per la firma di una trattativa che dovrebbe svilupparsi e chiudersi negli Stati Uniti, dove hanno la sede principale sia il venditore che il compratore. Il motivo del viaggio dei Singer fra Milanello e Reggio Emilia sarebbe proprio il calcio e la possibilità di seguire da vicino una partita così importante. Singer junior fra l’altro aveva già seguito il Milan in trasferta in Champions League.

Le puntate precedenti Così come Elliott non aveva acquistato direttamente il Milan, non lo ha neppure messo direttamente in vendita. Era stato il fondo mediorientale Investcorp guidato da Mohammed bin Mahfoudh Alardhi a interessarsi visto il ritrovato valore del marchio e la possibilità di sbarcare nello sport italiano dopo aver investito con successo in altri settori. La trattativa per il passaggio di proprietà del Milan dal fondo Elliott a Investcorp era stata ufficializzata un mese fa anche dagli account social ufficiali dell’ambasciata del Bahrein in Regno Unito: una «trattativa esclusiva per l’acquisto del Milan per 1,1 miliardi di dollari». L’operazione sembrava assai ben avviata, poi i ritmi sono diventati più lenti e la comunicazione più stringata, fino allo scadere del termine di esclusiva (30 aprile) e al sorgere di evidenti difficoltà. Nel frattempo si sono fatti avanti gli americani, già presenti nel Liverpool, anche loro interessati al club dopo il rilancio delle ambizioni e del valore rossonero. La riduzione delle perdite a bilancio e il raggiungimento degli obiettivi sportivi hanno generato grande interesse negli investitori. Investcorp si presentava col progetto di scalare anche le gerarchie europee, riportando il Milan ai successi dell’era berlusconiana, poi qualcosa non ha funzionato e quando l’esclusiva è scaduta RedBird si è fatto avanti con decisione. E ora la trattativa potrà accelerare ancora.

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Redazione Ilovepalermocalcio