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Escl. Pellissier: «Bani difensore vecchio stampo. Pohjanpalo può migliorare»

«Il Palermo con Bani ha fatto un acquisto importante. Parliamo di un ragazzo serio che tiene molto al proprio lavoro e a difendere i colori per i quali scende in campo. È dotato di grande intelligenza tattica e spesso capisce prima dove finirà il pallone. È un difensore abbastanza completo, vecchio stampo come quelli che c’erano una volta». Queste le parole ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com di Sergio Pellissier su Mattia Bani, ultimo arrivato in casa rosanero e suo ex compagno ai tempi del Chievo Verona.

La sorprende la scelta di aver lasciato il Genoa in Serie A per sposare la causa dei rosanero in B?

«Bisogna sempre capire quali sono gli obiettivi della squadra nella quale giochi e se ha ancora intenzione di investire su di te. Bani è approdato in una squadra importante, con una tifoseria altrettanto importante che ha come obiettivo la vittoria del campionato. Palermo è una piazza nella quale, se le cose dovessero andare per il verso giusto, Bani potrà togliersi delle belle soddisfazioni».

Con Inzaghi in panchina il Palermo può essere tra le favorite nella corsa alla promozione?

«Inzaghi è un tecnico attento ai dettagli che ha già dimostrato di sapere vincere il campionato cadetto. Considerata la sua presenza e gli acquisti fatti finora, il Palermo ha parecchie chance di centrare l’obiettivo promozione».

Pohjanpalo può essere considerato l’attaccante più forte del campionato cadetto?

«Gli attaccanti più forti sono quelli che fanno la differenza e ti fanno vincere le partite. È un ottimo attaccante che in questa squadra può fare sicuramente bene. Detto questo, ritengo che possa avere ancora buoni margini di miglioramento».

Nell’era Zamparini ci fu un avvicinamento tra lei e il Palermo. Il troppo amore per il Chievo non permise il matrimonio con i rosanero?

«Sì, è vero, parliamo di tanti anni fa. Palermo è una piazza che ti fa sentire importante e che ti dà la sensazione di far parte di un progetto di rilievo. Il Chievo non mi ha mai voluto dar via e ha sempre rinunciato alle offerte delle altre società, quindi in tal senso non ho mai dovuto scegliere. Quando hai una società che crede così in te, è difficile poter andare altrove. Loro non mi hanno mai voluto far via e io non ho mai pensato di andare altrove».

Immobile ha detto di non aver sentito la mancanza del fantacalcio in Turchia. Lei, dal suo ritiro, sente la mancanza delle richieste dei fantallenatori?

«Ai miei tempi non c’era questa grande influenza dei social, però devo dire che ancora oggi qualche tifoso si ferma e mi fa i complimenti per i bonus che ho regalato alla sua squadra. È piacevole perché vuol dire che ti ricordano ancora e a volte lo fanno di più per il legame con questo gioco. Alla fine fa piacere perché ti ricorda, in tal senso, di aver fatto qualcosa di bello nella tua vita».

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Giorgio Elia