Rottura Zamparini-Tedino, spunta Nesta. Ma di chi sono davvero le colpe?

Sconfitta umiliante quella rimediata dal Palermo contro il Venezia nell’anticipo della 38^ giornata del campionato 2017/18 di serie B. Un ko che lascia i rosanero fermi a quota 63 punti e con il secondo posto che adesso è facile preda delle dirette concorrenti Parma e Frosinone. Tra esoneri di direttori sportivi, match analyst e preparatori atletici il Palermo ha più volte cambiato volto nel girone di ritorno, ma la verità è che la musica non è mai cambiata e la gara del “Penzo” ne è la testimonianza. Tanti volti cambiati dicevamo, eccetto uno: Bruno Tedino. Tecnico inesperto per la serie B (non una novità), ma che nella prima parte della stagione era stato più volte elogiato per i risultati ottenuti. Poi il flop del girone di ritorno e le critiche di Maurizio Zamparini, che allo stesso tempo ha sempre ribadito la fiducia nel proprio allenatore. In tanti, infatti, sono rimasti sorpresi dalla “calma” mantenuta dal patron rosanero, che quest’anno ha dato un calcio alla propria fama di mangia allenatori. Adesso però, dopo il pesante 3-0 di Venezia, la pazienza di Zamparini potrebbe essere giunta al limite e questa volta Tedino potrebbe non riuscire a salvare la propria panchina. Dalla sua parte c’è un altro turno infrasettimanale e solamente 4 giornate al termine della regular season, ma l’alta probabilità che il Palermo debba disputare i play off potrebbe mettere la parola fine all’avventura in rosanero dell’ex Pordenone. Tra i papabili sostituti il già chiacchierato Roberto Stellone e l’idea dell’ultima ora che ha il nome di Alessandro Nesta. L’ipotesi che porta all’ex campione del Mondo è sì suggestiva (a Palermo troverebbe Adriano Bacconi che ha collaborato con Lippi nel 2006), ma se Bruno Tedino rischia di pagare l’inesperienza con l’esonero, di sicuro Nesta (reduce da due stagioni al Miami FC) non vanta una lunga gavetta. Quale sarà il futuro della panchina del Palermo al momento è un’incognita. Ma la domanda più importante è: di chi sono davvero le colpe di questo flop rosanero?

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Giulia Nasca