Roberto Baggio e la guerra segreta con l’allenatore: “Se facevo un dribbling mi distruggeva” | Gli ha rovinato un pezzo di carriera

Baggio/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com
Il rapporto del Divin Codino con gli allenatori non è stato sempre idilliaco. E con questo tecnico in particolare ha avuto grossi problemi.
Il rapporto di Roberto Baggio con gli allenatori è stato uno degli aspetti più discussi della sua carriera. La sua indiscussa classe e talento lo hanno reso uno dei più grandi calciatori italiani di sempre, ma allo stesso tempo il suo carattere e la sua personalità hanno spesso creato difficoltà nei legami con i tecnici.
Baggio non ha mai nascosto il suo desiderio di essere protagonista e di giocare secondo il proprio stile, ma questo non sempre ha coinciso con le richieste degli allenatori. Un esempio eclatante è la sua esperienza con la Nazionale italiana, dove i conflitti con alcuni allenatori, come Arrigo Sacchi e Cesare Maldini, sono diventati noti, soprattutto in occasione di tornei come il Mondiale del 1994. Sacchi, ad esempio, non lo vedeva come un titolare indiscutibile e le sue scelte tecniche suscitarono malumori tra i tifosi e lo stesso Baggio.
Ma è con un altro mister che il Divin Codino ha avuto dei problemi davvero molto seri, tanto che il tutto è sfociato in una vera e propria guerra con lui. Infatti il fantasista veniva praticamente distrutto ogni qual volta faceva un dribbling. Un veto dunque imposto su di lui, che ne ha limitato il talento e un piccolo pezzo della sua carriera.
Un amore mai nato con il tecnico
L’allenatore che ha avuto di sicuro il peggior rapporto con Baggio è Marcello Lippi. Il ct della nazionale campione del mondo 2006, in particolar modo a Milano sponda nerazzurra ha avuto diverse diatribe con il calciatore.
Ed è stato proprio lo stesso Divin Codino a raccontare il pessimo legame che c’è stato tra i due all’interno della sua autobiografia. In particolar modo il giocatore ha spiegato che addirittura il mister non gli faceva fare nemmeno un dribbling. Cosa impensabile per lui.

”Avevo a malapena il diritto di respirare”
”Nel ritiro estivo, avevo a malapena il diritto di respirare. Dovevo mangiare solo quello che voleva lui, se facevo un dribbling di troppo s’infuriava, se un compagno mi applaudiva lo faceva nero”.
Con queste poche righe si può capire come le cose tra i due non andassero per nulla bene. E Baggio non lo ha mai nascosto. La verità di ciò che accadeva la sanno poi solo i protagonisti.