Repubblica: “Tedino si ritrova con un Rispoli in più: «Delusione passata, ora contate su di me»”

“La fascia destra potrebbe ritrovarla già sabato pomeriggio contro l’Empoli. Quella di capitano, invece, Andrea Rispoli l’ha persa questa estate, ma è d’accordo con la scelta del Palermo di assegnarla a Ilija Nestorovski. Non si può parlare di provvedimento disciplinare da parte del club, ma è ovvio che pensare di lasciare i gradi a un giocatore che fino all’ultimo giorno di calcio mercato ha rischiato di andare via non era una soluzione percorribile. «Più che la fascia – dice Rispoli – conta la professionalità e quello che si dà in campo. Essere capitano del Palermo è importante e ho approvato la scelta di Nestorovski. Per quanto mi riguarda la delusione per la retrocessione è stata grandissima, perché ci tenevo molto a salvare la squadra. La ferita si sta rimarginando e voglio ripartire con la convinzione di essere protagonista come l’anno scorso». Quella di Rispoli è stata un’estate da montagne russe. Prima del mancato closing Paul Baccaglini lo aveva designato come leader di quello che l’italoamericano chiamava Palermo 2.0. Quando poi Zamparini ha ripreso in mano ufficialmente la società è stato inserito fra gli incedibili, ma sin dal primo giorno di ritiro era chiaro come fosse fra quelli che avevano chiesto di essere ceduti. C’è stata poi anche una fase in cui la proprietà ha chiaramente detto che era disposta ad accontentare il giocatore, ma che non c’erano richieste, fino all’offerta del Torino nell’ultimo giorno di mercato. «A 29 anni non sono più un ragazzino – racconta Rispoli – era normale che facessimo delle valutazioni sul futuro con la società dopo la retrocessione. Ho esternato le mie perplessità, c’erano richieste, ci siamo parlati molto chiaramente con Zamparini e abbiamo fatto tutto alla luce del sole senza nessun problema. Non avevo chiesto delle garanzie perché non sono né un dirigente, né un allenatore. La società mi aveva chiesto di rimanere, ma era normale che facessi le mie riflessioni per capire cosa sarebbe stato meglio per la mia carriera. Poi con grande orgoglio ho deciso di rimanere e quando Zamparini nell’ultimo giorno di mercato ha rifiutato l’offerta importante del Torino ho capito che il club vuole tornare subito in A». Di chilometri su e giù sulla fascia Rispoli è abituato a percorrerne parecchi. Ma a quelli sul campo stavolta dovrà aggiungere anche quelli per risalire le gerarchie. Il suo compagno di reparto Morganella, del resto, aveva chiesto la cessione prima di sapere che anche lui avrebbe fatto altrettanto. Poi ha scelto di rimanere quando sembrava che per l’addio di Rispoli mancasse solamente l’ufficialità. In coppa e in campionato è toccato sempre allo svizzero giocare dal primo minuto. «L’allenatore capisce le situazioni – fa notare Rispoli – siamo uomini, sapeva quello che stava succedendo. Parlavamo ogni giorno, adesso è il momento di voltare pagina e pensare solo al futuro. Sono pronto a dare tutto. Dal gruppo ho avuto attestati di stima, anche loro capivano quello che stavo passando. Con il mio lavoro saprò ripagare anche la fiducia dei miei compagni. Con Morganella sappiamo bene come è fatta la serie B, servono qualità e voglia, si deve sapere soffrire, lottare e rimanere compatti. Io e lui dobbiamo dare tutto in partita e in allenamento. Tutto il resto passa in secondo piano. Sto bene, a prescindere dalle scelte di Tedino, la squadra deve pensare a battere l’Empoli. A Brescia abbiamo dimostrato che chiunque giochi sa fare il bene del Palermo. Questa è la strada giusta»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio