Otto gol in due per accendere subito l’entusiasmo. Jeremie Le Douaron e Giacomo Corona si prendono la scena nella prima amichevole stagionale del Palermo, firmando il debutto con una prestazione da protagonisti assoluti nel 9-0 contro la rappresentativa dilettanti della Valle d’Aosta. Come riporta Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, l’attaccante francese e il giovane palermitano, figlio d’arte, hanno stappato la partita nella ripresa, regalando gol e indicazioni confortanti a Filippo Inzaghi.
«Abbiamo Brunori e Pohjanpalo, ma anche Le Douaron e Corona – ha detto il tecnico a fine gara – Dobbiamo solo metterli nelle condizioni di rendere al meglio». Un concetto ripreso anche da Norrito su Repubblica, che evidenzia come l’allenatore abbia voluto iniziare il match con l’ossatura della scorsa stagione, lasciando i nuovi in panchina. Il primo tempo, infatti, si è chiuso sullo 0-0, complice un avversario volenteroso e un Pomat in grande spolvero tra i pali.
Nella ripresa, il cambio totale della formazione ha trasformato l’incontro. Desplanches in porta, difesa con Nicolosi, Peda e Arena, esterni Gyasi e Augello, Segre e Blin in mediana, Vasic e Le Douaron alle spalle di Corona. Un 3-4-2-1 confermato dallo stesso Inzaghi: «È un sistema che conosco bene e che ha dato soddisfazioni anche ai ragazzi. Ma non escludo qualche variazione in futuro». Come sottolinea ancora Norrito su Repubblica Palermo, l’allenatore ha più volte ribadito che, al di là del modulo, sarà l’attitudine al lavoro a fare la differenza: «Le gambe erano pesanti nel primo tempo, ma volevo vedere la risposta al lavoro duro e l’ho avuta. Questo è un gruppo con entusiasmo e voglia».
Spazio anche ai nuovi arrivati. Augello ha timbrato il cartellino con un bel diagonale mancino, mentre Gyasi ha mostrato vivacità sulla fascia destra. «Ringrazio la società – ha detto Inzaghi – sono arrivati due giocatori da Serie A. Spero che chi arriverà in futuro capisca cosa significa indossare questa maglia».
Secondo Massimo Norrito su Repubblica, il Palermo ha tutte le carte in regola per puntare in alto, ma il lavoro quotidiano sarà decisivo. «Spero che l’atteggiamento visto oggi ci accompagni fino a giugno», ha concluso Inzaghi. Un primo passo incoraggiante, in una stagione in cui non ci si può permettere passi falsi.