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Repubblica: “Palermo, l’attesa dei tifosi sotto il sole per un incontro con le stelle del City”

Davanti alle porte a vetri del Grand Hotel des Palmes, il caldo di un 9 agosto palermitano non ha scoraggiato decine di appassionati. Come racconta Noemi La Barbera su Repubblica Palermo, già dalle prime ore del mattino si sono radunati circa settanta tifosi, pronti a intercettare campioni e allenatori in transito verso la hall. Tra loro c’era Alessandro, 12 anni, “capitano” del gruppo, affiancato dal padre Massimo Romeo, colpevole – come ammette sorridendo – di avergli trasmesso la passione portandolo allo stadio per la prima volta a 9 anni. «Pohjanpalo è il mio preferito» confessa il ragazzo, oggi attaccante in erba.

Nei corridoi si intravede Pep Guardiola, e subito partono gli inviti in dialetto: «Amunì, uscite, siamo quattro cristiani». Come riporta ancora Noemi La Barbera su Repubblica Palermo, la scena è animata anche dalla presenza di alcuni tifosi inglesi: Michael Doherty, insieme al figlio Max e a un amico, è volato da Sheffield a Palermo per seguire il Manchester City. «Siamo quasi cinquecento fedeli sostenitori – dice Michael – pronti a celebrare anche il 125° anniversario del Palermo».

L’attesa si trasforma in un vivace incontro di culture. Andrea Testa, 25 anni, monopattino parcheggiato sotto la targa dell’hotel, non perde di vista né il mezzo né l’ingresso: «Un occhio al monopattino, un occhio al Manchester». Nell’atrio in stile liberty, come evidenzia Noemi La Barbera di Repubblica Palermo, non mancano i cori e gli applausi per i giocatori che transitano.

Ci sono anche storie curiose, come quella di Davide Seminara, che sui social si traveste con un amico da “squalo rosanero” per omaggiare la squadra. «Con Inzaghi ho grandi speranze – dice – tanto che mi sono abbonato per la prima volta». La sua prossima sfida sarà l’università, con un percorso in ingegneria aerospaziale. Il sogno? «Portare un po’ di Palermo su Marte».

Quella di ieri, conclude Noemi La Barbera su Repubblica Palermo, non è stata solo un’attesa per vedere da vicino le stelle del City, ma anche una dimostrazione di come il calcio sappia intrecciare storie personali, amicizie e sogni che vanno ben oltre il rettangolo di gioco.

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Redazione Ilovepalermocalcio