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Repubblica: “Inzaghi, Gila e Vanoli. L’identikit tattico della panchina rosanero”

La nuova stagione del Palermo sarà all’insegna della novità, almeno sul piano tattico. L’unica certezza, per ora, è che i rosanero cambieranno pelle. Il “sarto” chiamato a cucire addosso alla squadra un nuovo vestito tattico non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma come scrive Valerio Tripi su Repubblica Palermo, l’identikit conduce a Filippo Inzaghi, Alberto Gilardino o Paolo Vanoli.

L’eclettismo di Superpippo

Inzaghi è un tecnico flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche dell’avversario e della propria rosa. Come osserva Tripi, nella sua recente esperienza a Pisa ha fatto del 3-4-2-1 il sistema di riferimento, ma non è sempre stato così. Alla Reggina nel 2022/23, ad esempio, schierava un 4-3-3 con un’impostazione più propositiva, conquistando i playoff a scapito proprio del Palermo, nonostante una penalizzazione in classifica.

Il passato di “Superpippo” racconta un’evoluzione costante: dal 4-3-3 del Milan all’albero di Natale (4-3-2-1) con cui ha dominato la Serie B col Benevento, fino al 3-5-2 e 4-4-2 visti tra Venezia, Bologna e Brescia. Insomma, un allenatore pragmatico ma non dogmatico.

Gilardino, gol e verticalità

Con Gilardino, invece, il Palermo potrebbe puntare su un gioco più verticale e orientato al gol. Dopo aver sperimentato varie soluzioni in C e D – dal 4-1-4-1 al 4-3-1-2 – è in Serie B che ha trovato la sua consacrazione tattica, come sottolineato da Repubblica Palermo. Alla guida del Genoa, ha adottato un solido 3-4-2-1 che gli ha permesso di centrare la promozione e mantenere la categoria in Serie A.

L’ex attaccante rosanero, oggi sulla panchina rossoblù, è un tecnico che ha dimostrato di saper costruire un’identità forte, anche cambiando modulo in corso d’opera in base alle esigenze.

Vanoli, la versatilità della continuità

Il terzo profilo sul taccuino è Paolo Vanoli, fresco vincitore dei playoff con il Venezia. Il suo percorso è stato segnato da una progressiva transizione tattica: ha iniziato il campionato con un 4-3-1-2, per poi passare a un 4-4-2 offensivo e infine chiudere con un 3-5-2, lo stesso modulo con cui ha eliminato il Palermo in semifinale. Vanoli ha lavorato anche con il Torino in Serie A, iniziando con difesa a tre e centrocampo folto per poi virare, nella seconda parte del torneo, verso un 4-2-3-1 e le sue varianti.

Secondo Tripi, nelle ultime ore Vanoli sarebbe tornato d’attualità anche per il Torino, nonostante i contrasti con Cairo emersi a fine stagione.

Il nodo del futuro prossimo

Stasera, intanto, Inzaghi sarà a Monaco di Baviera per sostenere il fratello Simone nella finale di Champions con l’Inter. Ma da lunedì, il focus tornerà sul suo futuro: è atteso un nuovo confronto con il Pisa, che potrebbe sancire l’addio definitivo. Il Palermo è pronto ad accelerare con una proposta concreta: un triennale che lo legherebbe alla panchina rosanero fino al 2028.

Alla finestra rimangono Gilardino, potenziale successore di Inzaghi proprio al Pisa, e Vanoli, il cui destino si gioca tra Venezia, Torino e – chissà – un ritorno di fiamma siciliana.

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Redazione Ilovepalermocalcio