L’edizione odierna della “Repubblica”, parla dell’azienda Damir, protagonista nel salvare il Palermo dalla penalizzazione. La società guidata da Daniele e Dario Mirri, è attiva dal 1968 e gestisce spazi pubblicitari esterni in Sicilia, Sardegna e Calabria. Il loro simbolo è la coccinella e la familiarità dei Mirri con il Palermo è storica, visto che lo zio di Daniele Mirri era il grande Renzo Barbera. Una storia di tradizione e passione, come quella che riguarda il posto ormai da anni occupato dalla famiglia allo stadio, ingresso 20, fila 19 dell tribuna Montepellegrino che un tempo si chiamava gradinata. La Damir negli anni è riuscita a trovare nuove soluzioni per ampliare i propri orizzonti, come per quanto riguarda il progetto triennale di “digital out of home”, un programma che mette insieme una copertura di hotspot wifi integrati nei cartelloni pubblicitari per permettere ai turisti di collegarsi ad internet in ogni parte della città. Il fatturato dell’azienda nell’ultimo triennio ammonta a 40 milioni di euro e nonostante la crisi delle aziende che ha portato ad investire sempre meno nella pubblicità, la società ha avuto sempre un andamento stazionario. Era dai tempi di Ferrara che dei palermitani non investivano nel Palermo.